Rider rapinato ha trovato lavoro: in beneficenza soldi della raccolta. Le ultime

Gianni Lanciato, il rider napoletano rapinato a inizio gennaio da un gruppo di ragazzini, ha trovato un nuovo lavoro. Nei giorni scorsi erano nate alcune polemiche a seguito delle voci relative ai rifiuti da parte del cinquantenne di alcune offerte, ma in realtà l’uomo ha rivelato che c’erano stati soltanto alcuni colloqui.

Adesso, dunque, ha finalmente iniziato a lavorare come macellaio.

Il nuovo lavoro del rider rapinato
Ad aiutare Gianni Lanciato a trovare un nuovo lavoro è stato Francesco Borrelli. Il consigliere regionale si era immediatamente interessato alla vicenda e nelle scorse ore ha voluto dare alcuni aggiornamenti in merito al futuro del rider rapinato: “Gianni stamane ha iniziato di nuovo a lavorare come macellaio in una catena di supermercati. Mi ha chiamato per darmi la buona notizia e per ribadire il fatto che finora aveva sostenuto solo dei colloqui e pertanto non aveva rifiutato nessuna offerta di lavoro.

Il nuovo lavoro iniziato oggi, infatti, non si trova sotto casa sua ma a Casoria, dimostrando che tutte le cose dette sul fatto che non voleva andare a lavorare lontano da casa erano sbagliate“, ha scritto.

A seguito della rapina ai danni di Gianni Lanciato sul web era partita una gara di solidarietà. Attraverso la piattaforma GofoundMe, infatti, era stata effettuata una raccolta fondi a cui avevano partecipato anche alcuni personaggi famosi, tra cui il calciatore del Napoli Fares, il quale aveva donato 2500 euro proprio per permettere al rider, padre di due figlie, di riacquistare il motorino rubato.

Il mezzo, tuttavia, era stato successivamente ritrovato dalla Polizia e riconsegnato al legittimo proprietario.

In totale, ad ogni modo, erano stati raccolti circa 11 mila euro. Il gruzzolo, tuttavia, nei giorni scorsi era stato congelato dalla piattaforma per verificare l’obiettivo della raccolta. Poiché il motorino era stato ritrovato e, inoltre, poiché Gianni Lanciato ha deciso di rifiutare parte del denaro affinché venga donato in beneficenza. Essendo cambiato lo scopo, dunque, ai donatori sarà data la possibilità di informarsi in merito al nuovo utilizzo delle loro offerte ed eventualmente richiedere un rimborso.

“Vorrei ringraziare a tutti per la grande solidarietà dimostrata ed utilizzare la somma per riparare lo scooter danneggiato nella rapina e per far fronte alla mia difficile condizione economica e donare il 50% del ricavato alla Fondazione Cannavaro Ferrara che da anni opera per contrastare il disagio infantile e giovanile“, così il rider stesso ha spiegato le nuove finalità.