Ricciardi è sicuro: “In alcune aree bisognerebbe sospendere subito il calcio”

“Il protocollo va sicuramente riscritto. Era stato fatto a maggio in una fase dell’epidemia calante e che si riferiva alla conclusione del campionato, non alla gestione ordina del campionato in una fase di recrudescenza del virus. Ora è anche peggio di maggio perché ci approssimiamo all’inverno e la situazione non è più localizzata come nella prima fase. Il calcio in Italia rappresenta molto di più  che un semplice sport. Ma questo non deve andare a scapito della salute.

Le priorità attualmente sono quelle di alimentare il Paese anche dal punto di visto produttivo con le fabbriche devono continuare a produrre. Nuovo lockdown? Spero di no ma l’indice di contagiosità che vediamo in alcune aree del nostro Paese è preoccupante: Vedi Milano, Napoli e Roma. Alcune zone del Piemonte e Liguria. Servirebbero delle chiusure mirate che scongiurerebbero uno lockdown generalizzato.

Mi spiace perché se non ci fosse stato il “liberi tutti” sarebbe stato molto più facile tutto. Sospensione del calcio? Sì, in alcune aree sarebbe necessario e bisognerebbe farlo subito, bastano 2-3 settimane per risollevare la situazione”. Queste le parole del consigliere del ministro della salute, Walter Ricciardi, rilasciate ai microfoni di “Tiki Taka” in merito alla situazione che sta vivendo il calcio con l’emergenza Coronavirus.