Repubblica: “Tre punti sporchi, ma pesantissimi. Pro Vercelli battuta e i rosanero volano al terzo posto”

“Tre punti sporchi, ma pesantissimi. Il Palermo batte la Pro Vercelli 2-1 in rimonta, grazie alla doppietta di Nestorovski dopo il vantaggio di Bifulco, va al terzo posto solitario in classifica a una lunghezza da Perugia e Frosinone, e lo fa in una serata piena di insidie, conclusa in dieci per l’espulsione del suo capitano per somma di ammonizioni. Nel deserto del “Barbera”, anche ieri poco più di seimilacinquecento spettatori, a complicare le cose ci si sono messi i problemi dell’ultimo momento. Tedino, che doveva già fare i conti con la squalifica di Bellusci e l’infortunio di Aleesami, ieri mattina ha perso Coronado, che non è riuscito a recuperare dal problema muscolare agli adduttori, e poi Jajalo per il riacutizzarsi di un vecchio infortunio. Visti gli impegni con le nazionali che stanno per riproporsi come difficoltà sulla strada dei rosanero, l’allenatore di Udine ha preferito non rischiare gli acciaccati e si è ritrovato in panchina solamente cinque giocatori di movimento oltre i due portieri. In campo al posto del brasiliano Tedino manda Trajkovski al fianco di Nestorovski, con la linea di centrocampo a cinque composta da Rispoli sulla fascia destra, Gnahorè, Murawski e Chochev in mezzo, con Morganella a sinistra; Cionek, Struna e Szyminski in difesa davanti a Posavec. Il portiere croato, come sempre fra gli osservati speciali, prima dell’inizio della partita ha raccolto gli applausi dei tifosi della curva sud, lato del campo in cui il Palermo si è sistemato al calcio d’inizio. L’inizio della partita è tutto di marca piemontese. Il modo in cui i giocatori ospiti interpretano il 4-4-2 dell’allenatore della Pro Vercelli Gianluca Grassadonia permette di avere la superiorità numerica a centrocampo visto che gli attaccanti tendono a chiudere sulla fascia dal lato in cui il Palermo prova a impostare la manovra. Un accorgimento che unito agli errori in fase di passaggio dei giocatori rosanero diventa una miscela esplosiva e libera alla conclusione prima Castiglia, poi due volte Ghiglione. Posavec si disimpegna bene e in un’occasione, sul secondo tiro di Ghiglione dall’area piccola, gli dà una mano Struna che chiude tempestivamente. Tedino, che era partito con Murawski da solo davanti alla difesa con Gnahorè e Chochev mezzali, arretra il bulgaro accanto al polacco a protezione della difesa con il francese vertice alto di un ipotetico triangolo di centrocampo e chiede a Trajkovski di dare una mano in fase di copertura. Proprio quando sembra che le contromisure abbiano sortito il giusto effetto la Pro Vercelli passa in vantaggio. Gnahorè, al ventesimo, pecca di sufficienza e regala un angolo: sugli sviluppi Vives crossa dalla destra, Bergamelli gira in porta al volo e Posavec effettua una bella parata di piede; la palla s’impenna, il croato si rialza da terra e di pugno libera l’area piccola; sulla respinta arriva Bifulco che segna con una conclusione al volo. La reazione rosanero non tarda ad arrivare, passano cinque minuti e Nestorovski ristabilisce la parità proteggendo prima e tirando imparabilmente poi un bel pallone servito in verticale dalla trequarti da Chochev. Il problema per le due squadre in campo è l’altissima percentuale di errori in fase di costruzione e di chiusure difensive. A rischiare di più prima della fine del tempo è il Palermo che viene salvato inconsapevolmente da Posavec. Il portiere prima smanaccia un cross pericoloso dalla sinistra di Bifulco, poi nel prosieguo dell’azione si fa male scontrandosi con Szyminski e resta a terra dando le spalle a Vives che dal limite tira e lo colpisce. La palla finisce in calcio d’angolo lentamente sfiorando il palo. La sagra degli errori prosegue anche nel secondo tempo, ma n avvio ne approfittano i rosanero ancora sull’asse Chochev-Nestorovski. Il bulgaro, al sesto, serve un pallone filtrante in area che il macedone dalla sinistra in diagonale mette alle spalle del portiere ospite Marcone. Tedino, vede che i suoi non sono brillanti atleticamente e al quarto d’ora manda in campo Dawidowicz al posto di Gnahorè, schierandolo a centrocampo a dare manforte a Chochev, spostando qualche metro più avanti Murawski. Poi inserisce anche Embalo per Trajkovski riuscendo a congelare la situazione fino all’ultimo quando Nestorovski si fa ammonire per la seconda volta per un fallo di mano un po’ ingenuo”. Questa l’analisi del match realizzata dall’edizione odierna de “La Repubblica”.