Repubblica: “Tifosi in rivolta: «Boicottiamo Zamparini». È scontro totale con il Patron rosanero”

“Boicottare il Palermo fino a quando sarà di proprietà di Maurizio Zamparini. Anche a costo di causare un danno alla tanto amata maglia. Una linea comune per il tifo palermitano, riassunta anche dal messaggio che arriva dal comitato che mette insieme varie anime dei tifosi del Palermo. E si tratta di sostenitori che non fanno parte dei gruppi organizzati, ma che si sono messi insieme già da qualche tempo sotto la sigla di TiRR, acronimo che sta per tifosi rosanero riuniti. All’interno di questo coordinamento ci sono figure storiche del tifo palermitano, persone che si sono spese in prima linea nel 1987 per la rifondazione del club dopo la radiazione come il comitato pro Palermo. «Noi tifosi rosanero riuniti — si legge sulla nota — siamo profondamente delusi, speravamo in un segno di discontinuità rispetto al passato. Prendiamo atto con tantissima sofferenza che tutto è ancora nelle mani di Maurizio Zamparini e quindi ufficialmente comunichiamo che da questo momento metteremo in atto nei confronti della società una forma di “violenza economica”: niente abbonamenti, niente biglietti al botteghino, niente abbonamenti a Sky. Avanziamo inoltre richiesta ufficiale al sindaco di revocare non al Palermo, ma alla “Zamparinese” la concessione dello stadio “Barbera”». I tifosi si dicono anche consapevoli del rischio che se tutti a vari livelli boicottassero economicamente il Palermo il rischio sarebbe quello di mancati introiti che potrebbero avere anche conseguenze gravi sulla vita del club. «Siamo consapevoli — sostengono i TiRR — che le conseguenze di queste forme di boicottaggio, che non saranno le uniche, potranno anche avere un peso negativo sulla sopravvivenza della società, ma siamo disposti a correre questo rischio pur di liberarci della presenza di Maurizio Zamparini chiaramente divenuta, peraltro per la stragrande maggioranza della tifoseria rosanero, ormai non più sopportabile». Le iniziative nelle ultime ore si stanno moltiplicando. È di ieri la lettera che un gruppo di tifosi ha mandato al sindaco, pubblicata da “Repubblica”, per tutelare i colori e la passione dei palermitani che amano il calcio. Un ennesimo invito a intervenire perché a sentire i tifosi, che si dicono stanchi e delusi, Zamparini non vuole vendere. Al primo cittadino i sostenitori che si definiscono anche depressi e amareggiati, oltre che arrabbiati ed esasperati, chiedono di attivarsi per trovare potenziali acquirenti per il Palermo e farsi garante di un eventuale futura trattativa per la cessione del club. Arrabbiati si definiscono anche i gruppi organizzati degli ultrà. Da parte della curva nord superiore è stato pubblicato un comunicato duro: gli ultrà fanno sapere che non interessa più sapere di chi è la colpa fra Zamparini e Baccaglini. «Noi da ora in poi non guarderemo più in faccia nessuno — scrivono — Sappiamo solamente che a Palermo eravamo in pochi a credere che questo closing sarebbe avvenuto. Non ce ne vergogniamo: ci credevamo perché la voglia di libertà da Zamparini e la speranza di un nuovo inizio era tanta. Avete giocato con il nostro cuore, lo avete preso a calci, calpestato e ferito, non volevamo crederci che sareste arrivati a tanto. Avete oltrepassato i limiti». Da parte dei gruppi della curva nord inferiore, invece, una presa di posizione ufficiale ancora non c’è stata, ma anche da parte loro il malcontento è palese. E l’unità d’intenti contro Zamparini è già stata collaudata nel corso della manifestazione di venerdì 23 giugno per le vie del centro città. I toni sono decisamente alti. E la situazione rischia di surriscaldarsi ancora di più.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.