Repubblica: “Tedino: «Mai abbassare la guardia»”

“Tedino, nelle ultime partite avete prodotto tanto gioco, ma non avete avuto la facilità realizzativa delle partite precedenti. Vi sta mancando Nestorovski? «Che sia mancato qualcosa in termini di realizzazione è evidente. Ma Nestorovski non è quel giocatore che prende palla, ne scarta dieci e fa gol. È molto importante, ma chiude il lavoro della squadra. Quindi ci vuole sempre un certo tipo di gioco per permettere alla squadra di essere più concreta sotto porta. A volte ci riusciamo e a volte no». Come sta Nestorovski? «Abbiamo deciso di tenerlo a casa martedì per l’influenza, ha fatto la rifinitura, sta bene ed è a disposizione. Non ha una condizione ottimale, ma c’è». Giocherà? «Un paio di dubbi li ho. Me li voglio tenere fino alla partita. Uno riguarda lui, l’altro Chochev. Voglio ragionare con calma. Parleremo e valuteremo con la massima serenità».
Quanto cambia il Palermo se gioca con La Gumina o con Nestorovski? «Sono due giocatori completamente diversi. La Gumina sta facendo molto bene e ci permette di dare forza in avanti. Ha un assoluto valore, non è raffinato, ma fa la differenza quando mette in soggezione gli avversari e quando riparte. Ha un ritmo notevole e sa fare il lavoro sporco degli attaccanti. Nestorovski è completamente diverso, ha intuizioni da bomber, ed è molto abile nell’area di rigore, ma ha anche sei anni in più di La Gumina ed ha più mestiere. Ma se Nino continua così come gli dico io è destinato ad essere un giocatore importantissimo per il Palermo».
Che valore date al titolo di campione d’inverno? «Più che il titolo ci interessa continuare a fare più punti possibile. Il titolo non è un premio importante, ma ci impegna a tenere alta la concentrazione. Sappiamo che questa squadra non può abbassare la guardia altrimenti prendiamo tre cazzotti. E contro la Salernitana sarà così. Hanno cambiato allenatore, non sappiamo come giocheranno, hanno fatto due partite con il 4-2-3-1 e non sappiamo se lo confermeranno anche contro di noi. Dobbiamo pensare solamente a fare il nostro calcio propositivo, sapendo che la squadra di Colantuono ha velocità d’esecuzione e sanno ribaltare l’azione con rapidità e pericolosità»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”-