Repubblica: “Tedino: «Conta soltanto vincere». L’11 anti-Avellino”

L’edizione odierna de “La Repubblica” commenta le parole rilasciate ieri in conferenza stampa dal tecnico del Palermo Bruno Tedino: “«Niente paura, è solo calcio » . Ha detto più o meno così l’allenatore del Palermo Bruno Tedino a proposito dell’importanza della partita di oggi pomeriggio alle 15 al “Barbera” contro l’Avellino. Se il suo è un messaggio per stemperare la tensione all’interno dello spogliatoio lo si capirà dal modo in cui entrerà in campo la sua squadra oggi pomeriggio. Certo è che i rosanero arrivano alla partita nel peggior modo possibile: ribaltoni in panchina presi in considerazione e non concretizzati; infortuni e squalifiche che hanno ridotto all’osso l’organico; una vittoria che manca da quattro partite e soprattutto il quarto posto in classifica a due punti dalla promozione diretta.
« Ma se dobbiamo affrontare questo finale di stagione che ci si pone davanti – dice Tedino – non dico che dobbiamo farlo con il sorriso sulle labbra perché c’è poco da sorridere, ma almeno con entusiasmo. Non dobbiamo avere paura di giocare a calcio. Chi lavora su una gru a 50 metri d’altezza e rischia la vita tutti i giorni può avere paura. Non noi. Possiamo essere attenti, preoccupati delle qualità degli avversari e trovare il modo per fronteggiarle, ma non dobbiamo avere paura. Se avessimo paura dovremmo cambiare mestiere. Dobbiamo cercare di vincere in tutti i modi. Non possiamo fare calcoli, vincendo la partita si sa che si aprirebbero scenari completamente diversi ( lunedì sera si giocherà Frosinone- Empoli). Ci siamo ritrovati sempre meglio a rincorrere e chissà che questo non possa essere uno spunto per fare bene».
Tedino dà la sensazione di pensare solamente alla partita, ma è chiaro che i giudizi sui troppi infortuni e le voci sulla ricerca di eventuali pretendenti alla sua panchina hanno lasciato il segno. «Credo di sapere il perché di tanti infortuni muscolari – dice – ma non è il momento di fare dietrologia. Bisogna pensare a fare una partita con impeto e assalto, determinazione e aggressività. Questo è importante pensare adesso, non spendere parole su quanto ormai è già accaduto. Sul resto dico solo che De Biasi ha sentito il bisogno di chiamarmi e spiegare che era infastidito lui per primo delle voci sul suo conto, ma questo è quello che dice lui. Se però vedessi che all’orizzonte ci fosse un De Biasi di turno che con la bacchetta magica arriva e fa vincere il Palermo, me ne andrei io stesso. Ma non può essere così: ho allenato questa squadra per dieci mesi, so quali difficoltà ci sono e presumo di capirne più di chi viene a vedere una sola partita».
Al di là delle parole restano le difficoltà di formazione. Dopo le prove di giovedì, ieri Tedino ha cercato un equilibrio diverso potendo contare sui recuperi in extremis di Bellusci, che giocherà sul centrodestra, e Rajkovic, in campo a sinistra. Davanti a Pomini a completare il reparto ci sarà Struna. Si torna alla difesa a tre con Chochev centrale di centrocampo, Murawski e Coronado mezzali, Rispoli e Aleesami esterni e la coppia formata da Trajkovski e La Gumina in attacco“.