Repubblica: “Spettro C, la parola alla difesa «Società solida e senza debiti». Ecco come si difenderanno i rosa a Roma”

L’edizione odierna de “La Repubblica” approfondisce le mosse difensive del Palermo nell’udienza che si terrà di fronte alla Corte federale d’appello. L’obiettivo è ribaltare la sentenza di primo grado che ha condannato i rosa alla Serie C, continuando a fare leva sull’inammissibilità del deferimento o dichiarare «infondata, erronea o illegittima» la decisione di primo grado puntando sull’annullamento della sanzione o sulla riformulazione. Gli avvocati del Palermo ritengono che la società abbia già pagato con l’esclusione dai play-off e si aspettano un’attenuazione della sanzione. La corte federale d’appello, nel rigettare la richiesta di sospensiva dei play-off, ha specificato che eventualmente in caso di successo in appello del Palermo si possono rideterminare il calendario delle partite e le partecipanti agli spareggi promozione. La società punterà tutto sulla solidità finanziaria e sull’onorabilità della nuova proprietà. Nelle ultime ore è stato approntato un fondo per sostenere le spese giudiziarie e saldare debiti tra cui adempimenti fiscali e saldo degli stipendi. Sono stati sbloccati i pignoramenti sui conti del club in Lega onorando tutte le pendenze. «Dimostreremo alla corte d’appello la nostra forza economico finanziaria – dice Salvatore Tuttolomondo, direttore finanziario di Arkus Network, controllante della società proprietaria del Palermo – siamo idonei sia rispetto alle norme federali che per garantire il saldo di tutti i debiti del club che in parte abbiamo già cominciato a saldare. Non voglio nemmeno pensare alla C, ma nella malaugurata ipotesi manterremo la parola che abbiamo dato. Abbiamo degli investimenti in corso e non scapperemo da Palermo. Ci abbiamo messo la faccia e continueremo a farlo». Addio Foschi e De Angeli? «Non c’è niente di vero – dice il presidente del Palermo Alessandro Albanese – siamo concentrati solo sull’udienza di giovedì dalla quale ci aspettiamo che venga fuori una giustizia equa così come è stato in occasione di altre sentenze sportive degli ultimi due anni come nel caso del Chievo o del Cesena. Sono stati immessi fondi, svincolati i pignoramenti e non c’è legame con il passato. Daniela De Angeli è una dipendente che conosce molte delle situazioni utili anche per l’imminente ispezione della Covisoc, saremmo dei pazzi a cambiare adesso una persona che conosce perfettamente la situazione e può rappresentarla agli organi federali. E su Foschi il suo attaccamento ai colori rosanero parla per lui».