Repubblica: “Palermo, nuove accuse ai manager delle modelle. Pampa e Vicari incastrati dalle dichiarazioni di dieci ragazze oltre le cinque ” miss” coinvolte”

Tiene banco a Palermo la questione legata all’agenzia Vanity Models Management di Via Catania, sulla prostituzione minorile delle modelle facenti parte dell’agenzia gestita da Massimiliano Vicari e Francesco Pampa. L’edizione odierna di “La Repubblica” fa il punto della situazione. Almeno una decina oltre alle cinque ragazze, parti offese nell’indagine, che hanno avuto il coraggio di ripercorrere «quell’incubo, il peggior periodo della mia vita » come lo hanno definito davanti agli investigatori.
Altre giovani ragazze bellissime, quasi tutte provenienti dai quartieri popolari di Palermo che per anni hanno lavorato con Pampa e Vicari accettando di prostituirsi nella speranza di entrare nel mondo dello spettacolo che conta, con l’obiettivo di lasciare le sfilate di provincia in cui si vince la fascia di miss città di Palermo per calcare le passerelle milanesi o gli studi delle televisioni nazionali o ancora partecipare a miss Italia.
Aspiranti modelle che non hanno ancora ammesso di aver partecipato alle ” sedute” negli uffici di Francesco Pampa e Massimiliano Vicari dove si faceva sesso a quattro, dove le ragazze passavano da un ufficio all’altro per soddisfare gli appetiti dei titolari. Tutti racconti che le cinque vittime hanno ripercorso con dovizia di particolari facendo i nomi di chi era con loro, di chi ha partecipato alle trasferte per la fiera dei cavalli arabi a Verona o per quella vinicola a Trapani. Le altre giovani vittime dei due quarantenni finiti in carcere non se la sono sentita di raccontare i cinque giorni a Milano a disposizione di amici e clienti dei due impresari. Di giorno ragazze immagine, la notte oggetti sessuali per 200 euro nella migliore delle ipotesi, per 50 euro se dovevano soddisfare Pampa o Vicari.

Intanto l’indagine continua ad andare avanti.