Repubblica: “Lucarelli nuovo idolo di Messina: «Non sono Guardiola e non ho la bacchetta magica, ma farò di tutto per essere all’altezza di una piazza così importante»”

“È finita con i giocatori del Messina a festeggiare insieme al loro tecnico sotto la curva dei tifosi. Con il 2 a 0 con il quale i giallorossi hanno battuto il Catania nel derby di Coppa Italia di Lega Pro continua l’onda lunga dei buono risultati arrivati da quando, appena du settimana fa, Cristiano Lucarelli è subentrato all’esonerato Salvatore Marra. Due vittorie in Coppa Italia contro Vibonese e appunto Catania, un successo ed un pareggio in campionato rispettivamente contro Casertana e Taranto: un ottimo ruolino di marcia per il tecnico livornese che ha riportato l’entusiasmo in città dopo un avvio di stagione decisamente sottotono. Nel tanto atteso derby tra due nobili “decadute” del calcio siciliano, abituate a scontrarsi in ben altri palcoscenici, il Messina si è imposto grazie alla doppietta del bomber palermitano Giuseppe Madonia. Un risultato che qualifica il Messina agli ottavi di finale di Coppa Italia prendendosi anche una rivincita nei confronti dell’ex presidente giallorosso Pietro Lo Monaco oggi amministratore delegato del Catania. Eroe incontrastato di giornata l’ex bomber toscano Cristiano Lucarelli, oggi allenatore del Messina: «Non sono Guardiola e non ho la bacchetta magica, ma farò di tutto per essere all’altezza di una piazza così importante», aveva dichiarato Lucarelli appena arrivato in panchina. I risultati gli stanno dando ragione e sono il frutto di una mentalità vincente che l’ex centravanti della Nazionale è riuscito ad inculcare ai suoi calciatori. Il Messina e Cristiano Lucarelli, due strade parallele destinate ad incrociarsi: «Ho grandi ricordi di questa città – aveva dichiarato il tecnico giallorosso durante la conferenza stampa di presentazione – Messina è una piazza calda e passionale in cui ho giocato diverse volte da avversario (contro il Messina ha segnato cinque degli oltre duecento gol realizzati in carriera)». Durante l’ultima giornata di campionato, nella stagione 2003-2004, l’allora numero uno del Messina Eleftheropoulos neutralizzò un calcio di rigore a Lucarelli, impedendo alla punta livornese, che vinse il titolo di capocannoniere in Serie A con 24 reti, di aggiudicarsi la Scarpa d’Oro vinta con un gol di scarto da Henry e Forlan a pari merito. A distanza di undici anni Lucarelli non ha ancora dimenticato quel penalty. «Tra Messina e Livorno venivano fuori sempre grandi battaglie, ma in quel match ho perso la Scarpa d’Oro per un solo gol». Adesso Lucarelli è pronto a rilanciarsi in Sicilia con l’obiettivo di trascinare il Messina verso importanti traguardi. “Amo mettermi in discussione, sono in cerca di una situazione che mi possa dare adrenalina. Messina è l’ambiente giusto».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.