Escl. Lite in Folgore-Castellammare, Castronovo: «Costretti ad andarcene con la scorta. Ecco cos’è successo»

Scene da Far West andate in scena domenica 21 aprile a Castelvetrano in occasione di Folgore-Castellammare, match della 29esima giornata del Girone A di Eccellenza Siciliana. I padroni di casa erano scesi in campo con l’obiettivo di salvarsi con una giornata d’anticipo, e tutto stava proseguendo verso il meglio fino al 73′: la squadra di Castelvetrano era in vantaggio 1 a 0, fino a quando Oliveri ha realizzato il gol del definitivo 1-1. Punteggio finale poco gradito dalla Folgore che, non avendo ancora appreso la notizia della matematica salvezza (maturata grazie ai risultati provenienti dagli altri campi), hanno aggredito alcuni componenti della formazione ospite.

Ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com il Giovanni Castronovo, dirigente del Castellammare, ha raccontato quanto accaduto al triplice fischio:

«Abbiamo realizzato il gol del pareggio nei minuti finali della gara e, al triplice fischio, siamo stati aggrediti. Poi gli animi si sono un pò calmati perchè, dagli altri campi, sono arrivati risultati a loro favore e hanno raggiunto la salvezza. Alla fine del match siamo stati aggrediti dai dirigenti e dall’allenatore, mentre i loro giocatori sono stati corretti ed esemplari. Abbiamo ricevuto insulti del tipo: «Venduti, pezzi di m***a, di qua non uscite, vi siete presi i soldi dall’Accademia Trapani quando li avete affrontati….». Noi eravamo basiti, gli abbiamo spiegato che contro i trapanesi avevamo perso, addirittura, per un rigore nei minuti finali e che rispetto a noi, ormai senza obiettivi, ci hanno creduto giustamente di più. Venderci le partite è fuori dalla nostra logica, noi durante la settimana ci alleniamo duramente per vincere contro chiunque. Tra i loro sputi ed insulti, Filippo Cavatoio, ovvero il loro tecnico, mi ha colpito con un pugno. A testimoniarlo è la squalifica di un mese del Giudice Sportivo.

Inoltre la Folgore è stata punita con un’ammenda, secondo me ridicola, in quanto hanno fatto entrare in campo persone non autorizzate e che erano arrabbiate con noi. Al seguito di questi episodi la polizia mi ha scortato dentro gli spogliatoi, e all’uscita ci aspettavano circa 60 tifosi avversari, per cui siamo stati costretti ad abbandonare Castelvetrano con la scorta. A me piace il calcio, la domenica penso a divertirmi coi miei ragazzi ma questi episodi ti fanno pensare di smettere. Tuttavia nel calcio la maggior parte delle persone non è come questa gente. È giusto che si conoscano i fatti, perchè nel 2024 è intollerabile che accadano queste cose. Tra l’altro abbiamo giocato con sette juniores, a testimonianza di come siamo scesi in campo senza animosità, per premiare questi giovani che durante l’anno si sono impegnati. Non potevamo, ovviamente, farci autogol da soli se non sono stati bravi a segnare…Così come non abbiamo regalato nulla alle altre squadre, non vedo il motivo per cui dovevamo impegnarci meno contro la Folgore».

Nel prossimo week-end, in occasione dell’ultima giornata di campionato, giocherete contro la Supergiovane Castelbuono. Si affronteranno due squadre che vorranno posizionarsi al quarto posto, nonostante le previsioni di inizio stagione che le vedevano destinate a lottare per la salvezza. Che partita si aspetta e come valutate il vostro operato?

«Anche noi pensavamo di lottare fino all’ultima giornata per la salvezza. Passo dopo passo siamo stati bravi a costruire un gruppo solido, con un mix perfetto di giovani e anziani, andando molto al di là delle nostre più rosee aspettative. Ci basta un punto per arrivare matematicamente quarti, che sarebbe un risultato storico per la Castellammare calcistica in quanto, in Eccellenza, non è mai arrivata in questa posizione. Evidentemente anche la Supergiovane ha fatto un’ottima stagione, in quanto anche loro venivano inseriti all’interno della lotta salvezza. Sabato cercheremo di chiudere al meglio davanti al nostro pubblico, con la consapevolezza di affrontare una squadra forte. Speriamo di concludere il campionato nel migliore dei modi per poi ripartire il prossimo anno su questa scia».

La Nissa ha vinto il campionato e il prossimo anno giocherà in Serie D. Può essere una delle realtà più rappresentative del calcio siciliano?

«Ha vinto meritatamente il campionato. Oltre alle capacità tecniche emerse in campo, ha alle spalle una società importante. Luca Giovannone ha portato a Caltanissetta una grossa ondata d’entusiasmo, portando allo stadio una media di oltre mille persone a partita. È una società importante, ha uno stadio all’altezza e sono sicuro che può far crescere il panorama calcistico siciliano, come sta facendo anche il Trapani. La Nissa ha le carte in regola, magari non subito, di fare bene anche in un campionato difficile come la Serie D. Aggiungo che quest’anno abbiamo affrontato squadre molto attrezzate. Oltre la Nissa abbiamo incontrato la Pro Favara, a cui auguriamo il meglio per i playoff. Buona fortuna anche al Paternò per la finale nazionale di Coppa Italia Eccellenza».