Repubblica: “Lotta a sei per la promozione, check-up alle rivali dei rosa”

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha realizzato un lungo focus dedicato alle rivali dei rosanero per i playoff di serie B. Ecco l’analisi di squadra per squadra:

“Il Frosinone è fra le cinque pretendenti alla A quella che arriva con il morale più basso di tutti. A un minuto dalla fine dell’ultima giornata della stagione regolare i ciociari erano in A. Poi il gol del pareggio del Foggia ha cambiato il corso della storia. L’allenatore Moreno Longo dovrà cancellare dalla testa dei suoi giocatori la delusione per l’epilogo di questo campionato e i fantasmi di come si è conclusa la stagione passata. Oltre alla promozione diretta sfumata all’ultimo momento quest’anno, il Frosinone deve fare i conti con quanto accaduto nello scorso campionato quando i gialloblu si qualificarono proprio come oggi da terzi in classifica per gli spareggi promozione e volarono direttamente in semifinale. Ma vennero eliminati dal Carpi pareggiando in trasferta all’andata e perdendo in casa per 1-0. Adesso i ciociari in semifinale attendono la vincente fra Cittadella e Bari. Non potranno contare sugli infortunati Daniel Ciofani e Lorenzo Ariaudo, ma potrebbe recuperare Raffaele Maiello. Longo in questo momento non ha certezze, oltre che sul tipo di risposte che potrà avere dai suoi giocatori, anche a proposito del modulo: l’allenatore pensa a un ritorno alla difesa a tre. Dopo la partita di venerdì scorso la squadra ha usufruito di tre giorni di riposo e ha ripreso la preparazione con un programma di lavoro normale fra parte atletica e tattica. Longo batterà molto sugli errori individuali che hanno causato il gol in contropiede del Foggia nato da una palla persa sulla trequarti in attacco.

Il Venezia di Pippo Inzaghi arriva al turno preliminare dei play-off promozione con la giusta serenità, ma con le gambe forse un po’ troppo imballate. Nelle ultime due giornate di campionato che potevano anche proiettare la squadra verso la promozione diretta i lagunari hanno perso 5-1 sul campo della Cremonese e pareggiato 0-0 in casa contro il Pescara. Una battuta d’arresto che ha vanificato il filotto di cinque vittorie di fila che il Venezia era riuscito a mettere insieme avvicinandosi alla zona A. Domenica prossima ospiterà nel turno preliminare secco il Perugia. Se la spensieratezza che deriva dall’avere disputato da neo promossa un campionato ben oltre i programmi societari sarà mantenuta la squadra di Inzaghi potrà dire la sua, altrimenti il rischio più grosso è che la fatica sarà determinante anche nei novanta minuti di spareggio. Inzaghi rischia di non seguire la squadra dalla panchina perché squalificato per frasi blasfeme. La società martedì ha fatto ricorso e aspetta l’esito nelle prossime ore. Dal punto di vista tecnico le buone notizie arrivano dal centrocampo, Pinato ha recuperato dall’intervento al menisco e Inzaghi può contare praticamente sull’intera rosa a disposizione eccezion fatta per lo squalificato Frey. Dalla presidenza ai tifosi l’ambiente è compatto: c’è entusiasmo e voglia di centrare il doppio salto dalla C alla A.

 
Il Bari è visto da parecchi addetti ai lavori come uno dei club favoriti per la vittoria dei play-off sia per organico che per la continuità che ha avuto nel finale di stagione a parte la sconfitta di misura nello scontro diretto con il Parma.
Giocatori capaci di fare la differenza, da Floro Flores a Brienza, ce ne sono parecchi e Fabio Grosso sembra avere trovato la formula giusta fra undici di partenza e innesti a partita in corso per tenere alta la competitività della sua squadra non solo nel corso della stessa partita, ma anche in sfide ravvicinate. I pugliesi affronteranno il Cittadella nel primo turno preliminare. Da calendario si dovrebbe giocare al San Nicola, ma l’inversione di campo resta sospesa in attesa che la Federcalcio e la lega di B si pronuncino sui due punti di penalizzazione che rischiano di cambiare la classifica finale. Il Bari, infatti, è stato deferito per il mancato rispetto delle scadenze federali sui pagamenti. La società si dice serena e in grado di dimostrare la propria innocenza, ma il deferimento rischia non solo di influire sul Bari, ma anche su tutto lo svolgimento dei play-off che potrebbero slittare visto che la sentenza di primo grado, alla quale il Bari potrebbe presentare appello, è stata anticipata al 25 maggio. Dal punto di vista tecnico Grosso ha l’imbarazzo della scelta a parte qualche acciacco che rientra nella normale amministrazione. La squadra ha chiamato a raccolta i propri tifosi definendo la possibilità che venga cambiata la classifica a campionato finito una «strana eventualità».
 
Il Cittadella è la mina vagante dei play-off. E non ha alcuna intenzione di fare da vittima sacrificale, visto l’atteggiamento che ha dimostrato chiedendo il rinvio del preliminare contro i pugliesi se la sentenza del caso Bari, con i due punti di penalizzazione in ballo, non dovesse arrivare prima del calcio d’inizio di sabato alle 18.
La squadra di Roberto Venturato è alla seconda qualificazione di fila ai play-off dopo avere centrato l’obiettivo lo scorso anno da neopromossa. L’anno scorso a fermare la corsa già al turno preliminare fu il Carpi poi finalista contro il Benevento.
Fra le squadre di vertice nelle ultime otto giornate di campionato è l’unica imbattuta insieme all’Empoli con quattro vittorie e altrettanti pareggi, un rendimento che ha permesso di centrare il record di punti in serie B. La società durante l’assemblea di lega ha sollevato il problema dello slittamento della sentenza del caso Bari al primo giugno e si aspetta un pronunciamento in tempi brevi sull’ipotesi del rinvio. Nel frattempo la squadra lavora fra la soddisfazione di avere centrato un risultato storico e la serenità di un organico quasi al completo che si è già tolto diverse soddisfazioni, come per esempio la vittoria netta sul campo del Palermo. Contro il Bari, però, i precedenti stagionali non sono incoraggianti: 4-2 al San Nicola all’andata e 0-0 in casa a marzo al ritorno.
 
Il Perugia ha cambiato allenatore proprio all’indomani della matematica certezza che avrebbe disputato i play-off. C’è molta curiosità di vedere cosa determinerà il passaggio da Roberto Breda ad Alessandro Nesta e cosa riuscirà a dare alla squadra in così poco tempo il nuovo allenatore. Gli umbri si sono qualificati da ottavi e dovranno vincere per forza per andare avanti. La posizione di classifica peggiore, infatti, non ammette pareggi nei confronti con le avversarie dirette già a cominciare dal turno preliminare di domenica sul campo del Venezia. Il rendimento della squadra è il peggiore delle qualificate con due sole vittorie nelle ultime dieci partite con quattro sconfitte e altrettanti pareggi.
Una marcia che ha guastato l’ottimo cammino precedente fatto di sette vittorie in otto partite. Quella di Nesta sembra una formazione capace di tutto che potrà contare sull’esperienza di Alessandro Diamanti, ormai in forma dopo essere entrato in squadra solamente dopo metà febbraio. Punto di forza è il bomber Samuele Di Carmine, autore di 22 gol in campionato. Nello stesso reparto non sono da meno Cerri, 11 assist e 90 falli commessi che si traducono in qualità e quantità, e lo stesso Diamanti: quello umbro è nei primi posti per pericolosità fra gli attacchi delle pretendenti alla A. Nesta, però, non potrà contare sugli infortunati Bandinelli, Dellafiore e Mustacchio che hanno già concluso la loro stagione.