Repubblica: “L’altro Palermo che vince i playoff”

““Calcio popolare” promossa in prima categoria Tifosi-proprietari con quote da 20 euro « Che brutto è, questo calcio moderno, soldi e televisione, non c’è più la passione » . Se ci fosse uno strumento per misurare le emozioni del pallone, domenica, sugli spalti del campo di terra battuta dei Cantieri Navali, sarebbe esploso. Perché, oltre le protezioni, dove a fine partita si sono arrampicati i beniamini di Palermo Calcio Popolare per festeggiare la promozione, in 500 si sono mischiati, tra fumogeni rosa, striscioni, cori e tante famiglie con bambini. È la Palermo dell’altro calcio che ha vinto i suoi play-off. Quello della gente, quello dove 150 tifosi sono proprietari con una quota minima di venti euro. Quello dove i calciatori si autotassano per il pranzo nelle trasferte sui campi polverosi di provincia, che si fanno con carovane di auto, casse di birra e salsicce. Domenica, la prima squadra di azionariato popolare della città, nata da un zoccolo duro di amici che si sono ritrovati nel pub Ohana di via Sammartino, ha battuto per 5 a 1 lo Sporting Termini centrando la seconda promozione consecutiva: dalla terza alla prima categoria. « Amiamo il Palermo calcio e questo sport – dice Giuseppe Vassallo, operaio dei Cantieri Navali e uno dei soci fondatori – ma abbiamo sempre voluto dimostrare che la gente può gestire una squadra dal basso senza molti soldi e con la passione». Sul campo la squadra di mister Giovanni Troia, già allenatore dei Fincantieri ed impiegato ai Cantieri, ha raggiunto l’obiettivo massimo. L’anno scorso ha dominato il girone di terza categoria, quest’anno è arrivata seconda e ha spaccato i play-off: 4 a 0 nella stracittadina molto sentita contro il Real Resuttana e il trionfo con un grappolo di gol domenica. «Ai giocatori – dice ancora Vassallo – non abbiamo mai promesso impegno, ma l’amore della gente. Loro, senza compensi in cambio, hanno dato il massimo e qualcuno si è persino autotassato per il pranzo in trasferta e per i massaggiatori ». I protagonisti della cavalcata da promozione sono stati i ragazzi, che scendono in campo con la maglia verde e il rombo col Genio disegnato da Gratton per il Palermo nel 1979. Una squadra nata con dei provini pubblici con centinaia di candidati da cui è nato uno zoccolo duro. Come il bomber di provincia Ezio Petrolà, il capitano, 200 gol in carriera tra la primavera del Palermo, Ragusa, Licata e Acireale, rientrato in tempo per i play- off, dopo cinque mesi di assenza. E poi ragazzi come Santoro e Domenico Balistreri, fratello di Pietro ex primavera del Palermo, autore di una bellissima doppietta domenica e di una rete in semifinale. « Adesso ci prepariamo alla prima categoria con lo stesso spirito di sempre – conclude Vassallo – ripartiremo con la campagna per nuovi soci e i provini per formare una squadra juniores, classe 2000-2001». Ma a coltivare i giovani talenti, il “ Genio”, ci ha già pensato, con la scuola calcio gratuita aperta a una cinquantina di bambini, al Parco della salute del Foro Italico”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.