Repubblica Genova: “Il derby delle svolte. Con il Palermo sullo sfondo…”

Potrebbe essere l’ultimo derby della Lanterna per i due presidenti di Genoa e Sampdoria, rispettivamente Enrico Preziosi e Massimo Ferrero, personaggi complessi, che spesso si sono scambiati cortesie, manifestandosi pubblicamente attestati di stima. Ma, per motivi diversi, il loro tempo alla testa delle due società sembra vicino allo scadere. L’edizione odierna de “La Repubblica – Genova”, fa il punto sulle motivazioni che porterebbero i due presidenti a lasciare Genova e sul fatto che entrambi i patron potrebbero lasciare e essere interessati alla stessa squadra, ovvero il Palermo. Il vulcanico numero uno doriano ha dalla sua una squadra che, nelle ultime tre stagioni, ha concluso i campionati nella parte sinistra della classifica pur senza centrare finora l’obiettivo di tornare nel giro europeo. Oltre, ovviamente, ai conti in ordine, alle plusvalenze, ai sostanziosi dividendi. Un esito che ha contribuito a contenere la diffidenza dei sostenitori blucerchiati per un personaggio del tutto diverso rispetto ai predecessori. Ferrero lo ha capito benissimo ed è all’apice economico per raccogliere gli eventuali frutti di una cessione societaria profetizzata per il termine della stagione. Discorso diverso, ma non troppo, per il suo avversario di domenica. Preziosi è alla guida della società rossoblù da sedici anni, ma mai come oggi la sua leadership appare in discussione. L’altro ieri ha seguito l’allenamento della squadra, parlato con allenatore, incitato i giocatori, dimostrando la sua presenza. Però i suoi rapporti con la tifoseria sono da tempo slabbrati. Le ipotesi di vendita del Genoa sono fatte di voci altalenanti, con soggetti che appena compaiono, con la medesima velocità svaniscono quando infilano il naso nei conti. Eppure mai come quest’anno il sentore di un abbandono del patron per altri lidi sportivi che lo porterebbero in Sicilia sponda rosanero, pare avere consistenza e struttura. Molto, dalla prossima stagione, potrebbe cambiare. E la fotografia della tribuna d’onore, con i rispettivi presidenti a tifare uno contro l’altro, può portare dalla stagione 2019-20 figure diverse. Sarà il derby della svolta. E niente, subito dopo, sarà più come prima.