Repubblica: “Carnesecchi, il Trapani nelle sue mani”

Il Trapani non sta facendo un bel campionato di Serie B, la squadra granata è reduce dalla rovinosa sconfitta per 5-0 subita contro il Benevento, ma della stagione della squadra siciliana non è tutto da buttare. Infatti uno dei profili più interessanti per il calcio italiano, è sicuramente quello di Marco Carnesecchi, portiere del Trapani e dell’Italia U21. L’edizione odierna di “La Repubblica” ci fa conoscere meglio l’estremo difensore della squadra granata. «Forse la mia grande fortuna è provenire da una famiglia con due genitori che hanno sempre lavorato duro. Non ho mai avuto tutto e subito, so che qualsiasi obiettivo è difficile da raggiungere e che dovrò sudare tanto per ottenerlo. Credo che essere abituato a questo sia un grande vantaggio per me».Diciannove anni, umile come solo un futuro campione può essere, Marco Carnesecchi, è un portiere dalle qualità indiscutibili, di questo se ne accorto anche Roberto Mancini, che lo aveva convocato per uno stage in azzurro con la Nazionale maggiore. In estate ha partecipato al Mondiale U20 in Polonia, di certo uno dei giovani più interessanti del panorama calcistico italiano « Indossare la maglia azzurra e quella granata  è una grande emozione. Ovvio che ci siano delle differenze, ma so benissimo che ogni mia prospettiva di crescita dipende da cosa farò con il Trapani. È ovvio, quindi, che i miei pensieri siano rivolti tutti alla salvezza del Trapani. Se proprio devo raccontare quale sia la mia più grande emozione, non è difficile rispondere: è giocare in casa e avere la nostra curva alle spalle. Mi dà un’energia straordinaria». Dalle sue prestazioni passa la salvezza del Trapani che lunedì sarà impegnato contro il Pisa per rilanciarsi dopo la sconfitta contro il Benevento «Si dice che per essere grandi portieri bisogna essere un po’ matti,  ma credo che questo possa valere mentre si gioca. Poi, fuori dal campo, penso di essere un ragazzo molto tranquillo e normale. Certo che ho anche io dei grandi sogni: vincere il mondiale, lo scudetto. Ma la mia realtà è il Trapani e da questo non mi distraggo » . Carnesecchi non partiva da titolare all’inizio della stagione, ma grazie all’impegno e al suo talento ha scalzato dall’undici iniziare, Dini «È chiaro che la mia poca esperienza sia il mio limite più evidente. Ad esempio, devo acquisire sicurezza nelle palle alte. Ma sono consapevole di dover migliorare tanto in ogni fondamentale».