Repubblica: “Brunori non si sblocca: due milioni tra Juve e rosa. Luperini vuole il rinnovo con aumento? Le ultime”

 

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul mercato del Palermo con Castagnini alle prese con il nodo Brunori.

Per Matteo Brunori, tra il Palermo e la Juventus, al momento, ballano circa due milioni di euro. È inutile girarci intorno, la trattativa principale del mercato rosanero è in stallo, perché la Juventus chiede 5 milioni e vuole monetizzare per utilizzare il ricavato nelle grandi operazioni di mercato che ha chiuso in queste ore, da Di Maria a Pogba. Allora il Palermo resta alla finestra, così come Brunori, che è tornato dal viaggio di nozze negli States e si allena già in palestra, lontano dalla Sicilia. Ma il canale con Torino resta aperto, anche perché con i bianconeri, dopo l’interesse per il centrocampista Hans Nicolussi Caviglia, si parla anche del prestito del difensore centrale Diego Stramaccioni, che non a caso è rappresentato dallo stesso procuratore di Brunori, Sandro Stemperini.

L’agente segue anche Gregorio Luperini, che per restare a Palermo e non cedere alle sirene di club come il Perugia, vorrebbe rinnovare il contratto oltre il 2023. Si intende con un ritocco. Nel frattempo il Palermo sarebbe interessato alla punta argentina di 27 anni Alexis Ferrante. La società titolare del cartellino è la Ternana, ma l’attaccante sudamericano l’anno scorso ha giocato a Foggia in serie C, dove ha realizzato 15 reti in 36 presenze. Non è un’alternativa a Brunori, ma un rinforzo per un reparto dove al momento l’unica punta centrale in rosa è Edoardo Soleri, riscattato dal Padova per 200mila euro. Sono giorni di studio e di lavoro sotterraneo quelli del mercato del Palermo, anche se ieri si è chiuso un altro affare, già annunciato, ma adesso ufficiale: il centrocampista Samuele Damiani, regista classe ‘98 e pupillo di Baldini, è stato rilevato a titolo definitivo dall’Empoli, dove era tornato per la fine del prestito, e ha firmato un contratto fino al 2026. Segno che su di lui la dirigenza intende puntare anche in prospettiva futura.