Repubblica: “Amarcord Gilardino, dai gol salvezza all’addio ai rosa”
“L’ultimo gol a Palermo Alberto Gilardino lo ha segnato questa estate in una partitella sul prato della villa di Diamanti contro il figlioletto del fantasista livornese. Diamanti nel video su Instagram che racconta questa impresa ha commentato “L’aria di Palermo!!! Sotto misura c’è sempre”. E del resto con la maglia del Palermo ha segnato undici gol in una stagione, dieci in campionato contribuendo a una salvezza che ancora oggi a raccontarla sembra un film thriller, e uno in coppa Italia. Sabato pomeriggio quelle maglie rosanero che prima di indossarle lo affascinavano tanto e che poi a leggere i suoi racconti gli sono entrate nel cuore, se le ritroverà contro. Lui, con lo Spezia, cercherà di fare quello che gli riesce meglio, il Palermo proverà a impedirglielo.
Breve, ma davvero intensa la storia di Gilardino in rosanero. Quando iniziò a circolare il suo nome in sede di calcio mercato sul finire dell’estate del 2015 e quando iniziarono le trattative con i cinesi del Guangzhou, sembrava una delle tante bufale che girano nel periodo delle trattative. Poi quando il suo amico Stefano Sorrentino è andato a prenderlo a Punta Raisi così come gli aveva promesso («se accetti Palermo vengo a prenderti io, pure a piedi») per i tifosi è nata una bella storia. Mai una parola fuori posto, mai una lamentela. Nemmeno quando il patron Zamparini lo definì un giocatore anziano che andava tenuto in panchina. « L’ho ingaggiato perché è un campione in età – disse Zamparini – è un buon cognac: va centellinato e non bevuto a sorsi».
E invece Gilardino divenne decisivo proprio quando fu bevuto a grossi sorsi. La sera prima della partita che segnò la svolta nella lotta per la salvezza, la vittoria nello scontro diretto sul campo del Frosinone, era talmente concentrato che non riusciva a prendere sonno. Divideva la stanza con il capitano Sorrentino e non faceva altro che elencare i nomi dei giocatori che avrebbero potuto fare male al Palermo. «Alberto – racconta spesso di avergli detto Sorrentino – ma tu sei campione del mondo. Sei la speranza del Palermo. Se tu sei preoccupato io che dovrei fare? Ogni volta che c’è Palermo di mezzo parla come se fosse la sua città».
Non fece polemiche nemmeno quando la società gli comunicò che non rientrava più nei piani del club che da quel momento in poi avrebbe vissuto una delle stagioni più disastrose della sua storia recente. Neanche quando Zamparini disse pubblicamente che aveva sbagliato a ingaggiarlo, non a cederlo. «A Palermo sono stato benissimo e sarei rimasto – disse Gilardino in una vecchia intervista – ma il rapporto con Zamparini non era semplice».
Un concetto espresso già al momento del suo addio, quando per salutare i tifosi si affidò a una lettera. « La mia avventura con questa maglia – scrisse – purtroppo PER VOLONTÀ NON CERTO MIA (così, testualmente maiuscolo, ndr), è giunta al termine. Ho deciso di scrivervi per dirvi una parola: Grazie. Grazie perché nonostante la diffidenza iniziale che palesavate nei miei confronti per fatti che appartengono al passato avete saputo guardare oltre, avete imparato a conoscermi ed io ho imparato a conoscere voi. Sarà sempre un grande onore tornare da voi e ogni volta mi ricorderò di tutte le emozioni e tutte le sensazioni vissute». Nessuno a Palermo ormai lo ricorda più per tutti i gol, 10, che in ventidue partite contro i rosanero ha rifilato al portiere palermitano di turno. Nemmeno per quello segnato con il pugno con la maglia della Fiorentina. Lui per tutti ormai è uno dei grandi giocatori passati sul prato del “Barbera”. Anche lui arrivato in rosanero per merito di Zamparini e pure lui andato via per colpa di Zamparini.
Un anno fa si è sottoposto a un intervento chirurgico che a detta dei fisioterapisti gli ha restituito un ginocchio come quello di quattro o cinque anni fa. Lui ha aspettato una squadra in A per tagliare il famoso traguardo dei 200 gol nel massimo campionato visto che è fermo a 188, ma nel frattempo si è accasato allo Spezia. L’ambizione non gli manca di certo, con il suo club punta ai Playoff. I tifosi del Palermo si augurano per lui che ricominci a festeggiare i gol con il gesto del violino, ma, sia chiaro, solamente dalla prossima partita.”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de” La Repubblica”.
