Repubblica: “A Licata un derby che sa di festa, gli ultrà rosa preparano l’esodo. Ma è ancora polemica Palermo-Savoia”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’esodo rosanero atteso a Licata. Fra le tifoserie c’è uno storico rapporto di amicizia. 1000 biglietti a disposizione dei tifosi rosa con la possibilità di trovare sistemazione per i tifosi rosanero anche in altri settori dello stadio. Sono ancora disponibili pochi tagliandi di curva al costo di 10 euro e di tribuna al costo di 15 euro. A Palermo i biglietti si possono acquistare nel punto vendita del Bar Rosanero in piazzetta Porta Reale. Il dato ufficiale di biglietti già venduti è di circa 4.700 biglietti staccati rispetto alla capienza massima di 4.970 posti totali. Altri numeri rispetto agli 11mila che potrebbe ospitare l’impianto, ma che per interventi strutturali mai fatti non sono stati possibili confermare. «Faccio poche trasferte – dice Matteo Di Carmine – ma quella di Licata non me la sarei mai persa. Per me non sono proprio pochi i chilometri, perché arriverò da Milano domenica mattina e poi in macchina a Licata. Ma per il Palermo sono disposto a fare questo e altro. Con i tifosi del Licata c’è sempre stato un bel rapporto e non vedo l’ora di scambiare la mia sciarpa con un tifoso gialloblù». A Licata, per la verità, c’è un po’ di malcontento dopo la pesante sconfitta subita sul campo del Savoia. Gli ultrà Licata 1977 in un comunicato hanno stigmatizzato la prestazione dei giocatori gialloblu: «Non ci venite a dire che vi volete riscattare col Palermo – è il messaggio dei tifosi – e mettere in campo l’ardore agonistico e la determinazione che non è stata messa in campo col Savoia. Era più corretto che la partita della vita si andasse a fare a Torre Annunziata. Domenica col Palermo dovrà essere una festa e del risultato a noi non importa proprio nulla. Pensiamo solo ad accogliere degnamente il Palermo ed il popolo palermitano. Forza Licata e Forza Palermo». Una posizione dalla quale ha preso le distanze l’altro gruppo di ultrà licatesi, la Curva Sud che si è dissociata sottolineando che «Come ogni domenica, la nostra priorità sarà vincere. Senza esclusione di colpi». L’eco dei messaggi dei tifosi è arrivato fino a Torre Annunziata, mettendo in allarme non solo i sostenitori campani, ma soprattutto i dirigenti del Savoia. Il direttore generale Giovanni Rais ha parlato di sudditanza inopportuna da parte di chi organizza giornate del tifo. «A Torre annunziata – dice Rais – il Palermo non troverà il tappeto rosso. Possono dimenticarsi di essere osannati. Stiamo affrontando il Palermo di serie D, non il quello della A di Dybala, Cavani, Pastore, Amauri e dei campioni che hanno indossato negli anni la casacca rosanero». Parole che non sono piaciute al vicepresidente Di Piazza: «Stay calm – ha scritto Di Piazza – Non abbiamo bisogno di tappeto rosso. Noi vinciamo sul verde. Il nostro club – dice Di Piazza – stende il tappeto rosso ai tifosi del Savoia per godersi la partita in amicizia insieme a noi».