Quagliarella: «Napoli per me era un sogno, che esordio con il Palermo! Poi le lettere anonime…»

Intervistato da “Sky Sport”, l’attaccante della Sampdoria, Fabio Quagliarella ha parlato della sua esperienza al Napoli: «La settimana prima di Udinese-Cagliari, penultima di campionato, mi aveva chiamato il mio procuratore dicendomi che forse c’era la possibilità che il Napoli mi volesse, avevo un giorno di tempo per decidere ma gli dissi che non c’era bisogno di aspettare, gli dissi subito sì. Napoli per me era un sogno. Amo la maglia e la città, per me era il massimo. Era bello tornare a casa. Feci l’esordio a Palermo, poi la prima al San Paolo col Livorno: ero teso mentre arrivavo al campo, sudato senza muovermi, sapevo c’era una marea di gente. Mi dicevo: stai tranquillo, non inventarti nulla. Ringrazio chi mi ha aiutato ad uscirne fuori. Ricevevo lettere anonime e minacce di morte a me, mio padre e mia padre di qualsiasi tipo. Da lì è iniziato un incubo, è venuta a mancare la serenità nel giocare, per me era un’ossessione, poteva essere stato chiunque a mandarmi quelle lettere. Ripensarci fa male, è come riaprire una ferita».