Primavera Palermo, tra alti e bassi hai disputato un campionato (quasi) perfetto!

Nulla da rimproverare alla Primavera del Palermo che, nonostante non abbia raggiunto il traguardo finale, ha portato a casa un campionato importante. Con una squadra decisamente più debole sulla carta, già orfana di numerosi talenti come Malele, Petermann e Giacomarro, i baby rosanero si sono dovuti rimboccare le maniche sin da subito per poter sperare anche solo di avvicinarsi ai successi dello scorso anno.

Come qualsiasi nuovo gruppo che si rispetti, l’impatto con la categoria, per molti parecchio diversa, non è stato dei più facili. I risultati stentavano ad arrivare e anche la sicurezza dei baby rosa sembrava quasi scemare ad ogni risultato negativo. Tuttavia possiamo dire che era tutto calcolato, o quasi. La strategia del tecnico Giovanni Bosi alla fine premia sempre e, dopo un periodo di rodaggio fatto di alti e bassi, trovare la formazione ideale è venuto quasi naturale. Provando tutti gli incastri possibili è venuto fuori il gruppo, dando spazio anche alle individualità, alcune più brillanti di altre. A cominciare dal terzino sinistro Giuseppe Pezzella che da acerbo difensore si è scoperto abile corridore, spiazzando tutti quando palla al piede si invola fino al limite dell’area avversaria, servendo cross ai compagni che raramente sbagliano la mira. Oppure Antonino La Gumina, ormai bomber indiscusso del Palermo che ha siglato il numero più elevato di reti, ben 18, addirittura più del compagno di reparto Bentivegna, idolo rosanero consacrato in Primavera e ormai “prescelto” in prima squadra. Senza dimenticare i vari Toscano, Monteleone, Pirrello o il giovane Grillo, passando per i veterani come capitan Accardi, cuore e mente di questa squadra…

Il campionato rosanero ha portato alla luce tanti aspetti positivi e il raggiungimento di quel sogno di poter eguagliare quanto fatto dai compagni lo scorso anno non sembrava una cosa impossibile. Eppure la solita Lazio, quella che ormai da anni è la bestia nera di questa squadra, ha rovinato la possibile festa. E per coloro i quali il prossimo anno prenderanno le redini della squadra ci sarà solo da imparare…