Pres. River Plate: «Estranei a quanto accaduto. È solo calcio non la terza guerra mondiale. I calciatori del Boca Juniors…»

Il presidente del River Plate, Rodolfo D’Onofrio, intervistato da “TNNoticias”, ha parlato di quanto accaduto sabato alla vigilia della finale di ritorno di Copa Libertadores contro il Boca Juniors. Queste le sue dichiarazioni: «Domani mattina mi incontrerò con Angelici e gli chiederò la sua versione. La CONMEBOL poi ci dirà il giorno e l’ora in cui si giocherà la partita. Dopo ciò che è successo fuori dal Monumental è necessario che i calciatori del Boca siano nelle giuste condizioni per poter giocare. È una partita, non la terza guerra mondiale. Chiedo di evitare provocazioni, soprattutto dopo la partita fra chi vince e chi perde. C’è troppa gente che beve qualche birra di troppo e fa qualche scherzo in più, anche se mi hanno detto che i giocatori del Boca facevano gestacci ai tifosi da dentro l’autobus. Cosa è successo? Secondo la CONMEBOL è stata lanciata più di una pietra ed è stato rotto più di un vetro, il tutto a distanza dall’inizio dell’anello fuori dallo stadio. Non c’è stata protezione, la sicurezza era sparita ma il River è estraneo a questa follia. Noi come club non potevamo fare di più, sono venute meno la prevenzione e la sicurezza».