Parma-Cagliari, Ranieri: «La soddisfazione è tanta ma non abbiamo fatto nulla»

L’allenatore del Cagliari Claudio Ranieri, nel post-gara di Parma-Cagliari, ha parlato del match ma soprattutto della soddisfazione per la finale raggiunta, con gli occhi già fissi sulla finale playoff contro il Bari.

DI seguitole parole del tecnico dei sardi:

«La soddisfazione è tanta e come ho detto ai ragazzi abbiamo fatto tanto, ma non abbiamo fatto nulla. Affronteremo una grande squadra in un grande stadio, purtroppo il nostro è piccolino e non possiamo portare 50mila tifosi. Ho detto ai ragazzi che l’idea era quella di attaccare, se avessimo giocato difendendo avremmo perso. Nel secondo tempo ho messo la difesa a 5 perché hanno utilizzato tutto il potenziale offensivo. Makoumbou per me è un centrocampista box-to-box. Ho fatto i due cambi nell’intervallo perché così non ho usato uno slot. Non ho parole per il pubblico, sono stupendi. Per questo mi spiace averse solo 16mila posti all’Unipol Domus».

«Abbiamo avuto delle occasioni con Luvumbo, potevamo mettere dentro la palla, però ci siamo riusciti nella partita d’andata. Quindi va bene così. Ai ragazzi ho detto e dirò a Bari che il calcio è fatto anche i dettagli. Noi dobbiamo uscire a testa alta qualsiasi sia il risultato, i ragazzi sono riusciti a centrare questa finale che quando ero arrivato sembrava una chimera. Ora devono recuperare perché giovedì e domenica ci sarà da correre.  Parma mi è entrata nel cuore perché quello che siamo riusciti a fare con quei ragazzi meraviglio evitando la retrocessione è stato qualcosa di bello. Per me un rilancio perché dopo 11 anni fuori mi ha consentito di ripartire con altre squadra, Parma sarà sempre dentro di me».

«Siamo stati bravi, mi aspettavo un Parma che cercasse imbucate e facesse girare palla per crearci problemi. Abbiamo dovuto correre tanto per evitare questi pericoli. Complimenti a loro, hanno grandi giocatori e un grande tecnico. Il fatto che non ci fosse alcun attaccante vero ha permesso al Parma di poter agevolarsi: avevano un esagono con due centrali difensivi, due mediani e due giocatori che non stavano mai sulla linea della nostra difesa. Le ali sarebbero entrate con un taglio, i nostri centrocampisti hanno lavorato tantissimo per contenere i loro attacchi.  Ormai erano disperati, i dettagli hanno fatto la differenza. Lapadula mi ha detto che sta bene, lui sta sempre bene. Ha preso una botta ma sembra che stia bene. Ha preso anche un colpo alla caviglia, quindi quando era stanco del tutto ho preferito sostituirlo».