Parma, bilancio 2023: perdite per 80 milioni, ma patrimonio netto in positivo

Attraverso il proprio sito ufficiale il Parma ha reso noto il bilancio del club nel 2023. Bilancio che evidenzia una situazione finanziaria complicata, con costi elevati e ricavi notevolmente inferiori, che riflettono una realtà insostenibile sotto il profilo economico per una squadra che attualmente milita in Serie B. Nonostante le perdite significative, pari a 80,3 milioni di euro, queste rappresentano una riduzione rispetto ai 98 milioni dell’anno precedente, mostrando un certo grado di miglioramento. Le principali sfide per il Parma Calcio derivano dalle spese straordinariamente elevate, ammontanti a 109 milioni di euro, a fronte di ricavi molto più limitati, pari a 28,9 milioni. Questa situazione sottolinea l’importanza critica di una promozione in Serie A, sia per il miglioramento della situazione economica che per la sostenibilità del club nel lungo termine. La mancata promozione della scorsa stagione ha chiaramente avuto un impatto finanziario negativo, accentuando la dipendenza del club dalla Serie A per bilanciare i suoi conti.

Di seguito quanto pubblicato dal documento ufficiale:

  • “Il Bilancio d’esercizio relativo al periodo 01.01.2023 – 31.12.2023 si chiude con un patrimonio netto positivo di Euro 19,7 milioni, in ragione della conversione in capitale a favore della Società, effettuata da parte della controllante Krause Group Italia Srl di una parte – pari a Euro 299,8 milioni – dei complessivi finanziamenti infruttiferi e postergati, erogati dalla controllante, pari nel periodo di riferimento a Euro 79,3 milioni e in totale, fino al 31 dicembre 2023, a Euro 356,8 Milioni. Tale apporto di capitale ha più che controbilanciato il risultato del periodo, pari a euro –80,5 milioni”. Rispetto al 2022 calano sia i costi che i ricavi, tranne gli introiti da stadio: 1.9 mln nelle gare ufficiali, 0.9 mln dagli abbonamenti e 0,6 mln (altro) per un totale di 3,551 milioni. Circa il doppio rispetto all’anno precedente. A questi soldi vanno aggiunti i 2,9 mln di diritti tv. Ma, come già detto in precedenza, per mandare avanti la (pesante) macchina Parma sono indispensabili i soldi provenienti dagli Stati Uniti: “Al fine di garantire il presupposto della continuità aziendale – si legge nei documenti del bilancio dello scorso anno -, la controllante Krause Group Italia Srl ha confermato, mediante un support letter datata 25 marzo 2024, che porrà a disposizione della Società le risorse adeguate alla copertura patrimoniale e finanziaria del suo fabbisogno. Coerentemente a tale impegno, la controllante Krause Group Italia Srl ha continuato ad effettuare versamenti, costanti nel tempo, a titolo di finanziamenti soci infruttiferi e postergati, i quali, ferma la natura giuridica, sono funzionalmente ed economicamente assimilabili a mezzi propri. L’importo complessivo di tali versamenti è alla data odierna pari a euro 371,5 milioni, di cui euro 299,8 milioni convertiti a patrimonio netto”.

Il Parma può contare su un punto di forza significativo: la solidità patrimoniale, sostenuta dalle significative iniezioni di capitale da parte del presidente Krause. Questo ha permesso al club di mantenere una base patrimoniale robusta, elemento non trascurabile in un contesto post-COVID che ha messo a dura prova molte realtà sportive. Grazie al supporto finanziario del presidente, il Parma può ancora ambire a un miglioramento delle proprie condizioni economiche, anche se il percorso rimane arduo e richiede scelte strategiche accurate e, soprattutto, risultati sportivi positivi che possano tradursi in un incremento di ricavi. Allo stesso tempo però, evidenzia “ParmaLive” guardando l’altra faccia della medaglia, la situazione patrimoniale del club, come anticipato, rappresenta la forza della società. Il Parma ha chiuso con un patrimonio netto positivo di quasi 20 milioni riuscendo quindi a controbilanciare le passività. Questo è possibile solo ed esclusivamente grazie ai finanziamenti del presidente Krause. Sono infatti 79,3 i milioni convertiti in capitale, erogati dalla Krause Group Italia. Numeri da capogiro per la Serie B, soprattutto se si considera che dal suo approdo a Parma, Krause ha immesso 356 milioni di euro, di cui già quasi 300 convertiti a capitale.