Corriere dello Sport, parla Baccaglini: «Torno in corsa per il Palermo»

“E’ ufficiale. Paul e Maurizio si riabbracciano. Per il bene del Palermo. Maurizio è Zamparini. Paul è Baccaglini ex presidente rosanero per pochi mesi e, forse, futuro proprietario della società. Quello che si pensava non dovesse accadere esplode con nuovi contenuti e con forti emozioni. Le trattative si riaprono attorno a un tavolo con advisor diversi che rappresentano comunque i personaggi che si sono incontrati, lasciati e riconciliati su un tema che interessa tutti: Maurizio e Paul, certo, ma anche Palermo, una città che oggi sogna un cambiamento, senza nulla togliere al passato. E’ la storia che corre sui binari della trasformazione. Paul torna prepotentemente alla ribalta confermando i sussurri dei giorni scorsi. «Non ho mai abbandonato l’idea di acquistare la società rosanero. Palermo vale più dello sport, più del calcio. E’ una miniera di sensazioni e un bacino di opportunità che vanno al di là di qualsiasi accordo personale. Ho sempre creduto in questa operazione». Una presa di posizione forte. Paul aveva riportato entusiasmo e fiducia, ma soprattutto serenità in un ambiente spento, al limite della rivolta. Difficile dunque che voglia e possa fallire una seconda volta. La costanza, la convinzione con cui ha seguito il fallimento del precedente accordo è il simbolo di una volontà mai spenta. «Come credere che tutto potesse finire? A Palermo ho visto ragazzi che mi guardavano negli occhi con la speranza di un futuro, l’anima bella di una città che vuole aprire le porte al cambiamento. Lunedi scorso, c’è stato un incontro proficuo tra gli advisor di Zamparini e lo studio dell’avvocato Piero Belloni Peressutti che ci rappresenta per capire se c’erano le basi per stabilire un piano di lavoro e arrivare a una soluzione condivisa. E’ solo la prima fase, nel nostro caso, un aspetto assai rilevante perché ho sempre parlato di Palermo come di una grande occasione. Per questo, e per ovvi motivi di discrezione, non è il caso di parlare di aspetti economici, se si è alzato o abbassato il prezzo. Non è questo che conta ma la volontà comune di arrivare a un traguardo. E per quanto mi riguarda di esprimere quel progetto che ho in testa dal giorno in cui ho messo piede a Palermo».

Una prima fumata bianca, dunque. Una indiscutibile disponibilità al dialogo che si traduce in altre riflessioni. Più di un comunicato, Baccaglini lancia messaggi: «Le mie idee sono sempre quelle di prima, l’entusiasmo pure. Rimarrò innamorato di Palermo sia che a guidare la società sia io, lo stesso Zamparini o Obama. La riservatezza è dovuta, non voglio speculazioni che possano metterci uno contro l’altro, mezze verità, voci di corridoio inopportune. Siamo come in uno spogliatoio prima della partita. In questo momento c’è fame, da entrambe le parti, di procedere nel migliore dei modi. Ma nel naturale silenzio che l’operazione comporta e con toni tranquilli. E’ chiaro che sono il portabandiera di un gruppo che, nell’ipotesi di una chiusura positiva dell’accordo, verrà fuori in modo trasparente». Paul sa che qualcosa nell’offerta dovrà cambiare. «La precedente non è stata accettata, però credo che, a questo punto, sarebbe sbagliato parlare di virgole cambiate. Intanto, sono cambiati gli advisor. E’ importante che queste persone, avendo da entrambe le parti il placet per arrivare a un accordo in modo serio e professionale, lavorino a un obiettivo comune. Discutere di date non ha senso, mi pare di capire che entrambi vogliamo un risultato. Non conosco i tempi di questo programma e quindi mettere una “timeline” sarebbe un’arma a doppio taglio. Una cosa è certa, vogliamo fare in fretta. Quando saremo pronti, lo diremo»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.