Palermo. Terzo acuto di fila, il mal di trasferta adesso è un ricordo. Dal patto “Aereo” è cambiato tutto

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul mal di trasferta che ormai per il Palermo è un lontano ricordo.

Il mal di volo, il Palermo, non lo soffre. Non dopo tre trasferte consecutive terminate con lo stesso risultato: vittorie, pesanti per giunta, per alimentare il sogno della promozione in Serie B. I «dolori» esterni sono ormai un ricordo per la squadra di Baldini, che ha vinto le ultime due partite lontano da casa in campionato e ha centrato il tris a Trieste, all’esordio nella fase nazionale dei play-off. Una serie di successi che si incastona in una ben più ampia striscia di imbattibilità esterna, dato che i rosanero non conoscono sconfitta in territorio nemico dallo scorso 26 febbraio, quando Brunori e compagni caddero sotto i colpi della Virtus Francavilla. Da allora, sei risultati utili consecutivi, fondamentali per la risalita in classifica e per tener viva la fiammella della speranza, con un solo slot rimasto disponibile per salire di categoria al fianco di Bari, Modena e Südtirol.

Trieste è stata l’ultima tappa di un percorso netto in trasferta. Con l’unico neo del gol subito nel finale, perché altrimenti il Palermo avrebbe persino mantenuto l’inviolabilità della propria porta per tre partite consecutive fuori dalla Sicilia. Un rendimento ben al di sopra della media stagionale, che conferma il salto di qualità fatto dalla squadra di Baldini nel momento clou del campionato. Con una media di due gol a partita, in questi tre successi, che serve a ribadire quanto l’attacco dei rosa sia in uno stato di grazia, a prescindere che segni Brunori o meno. Ieri il bomber del campionato non ha trovato la via della rete, ma è «bastato» Floriano per dar peso ad un reparto che da sempre è il punto di forza delle squadre allenate dal tecnico toscano. Lo è in casa e lo è anche in trasferta, ma il «suo» Palermo ha avuto bisogno di tempo per carburare e far valere le proprie qualità in viaggio.

Dal «patto» con i giocatori per partire in aereo, qualcosa è cambiato. Prima è arrivato il blitz di Avellino, poi i due deludenti pareggi con Potenza e Paganese, riscattati però da due vittorie che definire pesanti sarebbe riduttivo. A Monopoli, prima dell’esclusione del Catania (con conseguente decurtazione di 6 punti per i pugliesi), i rosa si giocavano un vero e proprio scontro diretto per entrare tra le prime tre. Lo hanno vinto con autorità, replicando il tutto all’ultima giornata contro un Bari già promosso, ma di certo non accomodante, come dimostra la precedente vittoria dei «galletti» su un Avellino nelle stesse condizioni del Palermo. A queste vittorie, ha fatto seguito quella di Trieste, il miglior modo possibile per dare il via alla rincorsa alla Serie B tramite la porta di servizio dei play-off. Un mini torneo a cui i rosanero si presentano senza più quel mal di trasferta che li ha martoriati per gran parte della stagione.