Palermo, ricordi York Capital? Adesso lavora al nuovo stadio della Roma

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta delle novità riguardanti York Capital, in passato vicina all’acquisto del Palermo. Come scrive la rosea, il fondo adesso starebbe lavorando al nuovo stadio della Roma. Ecco un estratto dal quotidiano: “Nei romanzi dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft, quando c’è la possibilità di una rivoluzione negli assetti universali che siamo abituati a conoscere, si legge spesso che bisogna attendere che le stelle «siano giuste». Ecco, l’impressione è che sul nuovo stadio della Roma gli astri stiano ritrovando le configurazioni più corrette. Non è un caso, infatti, che anche ieri Virginia Raggi sia tornata a parlare dell’opera, e con accenti più possibilisti rispetto al recente passato. «È un progetto enorme – ha detto a Radio Rock -. Non abbiamo mai smesso di lavorarci. La Conferenza dei Servizi ha approvato il progetto con una serie di prescrizioni. Stiamo lavorando col club per rispettare queste prescrizioni e a breve ci saranno novità». Vitek e il fondo. Inutile dire che sia quell’«a breve» ad aver attirato l’attenzione degli osservatori. Facile associare l’ottimismo della sindaca della Capitale col ritorno in scena di Radovan Vitek, il magnate ceco che, prima della pandemia, era stato ad un passo dall’acquistare le tre imprese di Luca Parnasi, tra cui Eurnova, che detiene i terreni di Tor di Valle su cui dovrebbe essere costruito lo stadio. I rapporti di Vitek con Unicredit (titolare dell’esposizione debitoria di Parnasi) sono già ripresi, il problema è che l’imprenditore – ora affiancato nell’operazione da un fondo Usa, York, in passato avvicinato a Palermo e Samp – adesso vuole spendere il 20-30% meno rispetto ai 300 milioni pattuiti in inverno e quindi ciò può allungare i tempi. Sul fronte stadio, comunque, Vitek ha bisogno di un interlocutore. Prima della pandemia lo era stato Friedkin, che può tornare a diventarlo se l’acquisizione del club riprendesse quota. Altrimenti toccherà a Pallotta. Convenzione ok. Occhio, però, perché i diritti acquisiti dei proponenti prescindono dal proprietario dell’area, perciò il Comune potrebbe andare avanti lo stesso anche prima dell’eventuale accordo fra la banca e Vitek. D’altra parte, è ovvio che la questione sia anche politica. Infatti, l’ala malpancista del Movimento 5 Stelle, da sempre poco soddisfatta del progetto, sarebbe più disposta a dare il via libera in aula alla Convenzione urbanistica – praticamente pronta – se uscisse di scena Parnasi, indagato nell’ambito della «Operazione Rinascimento». Potrebbe essere questa la strada per arrivare al voto finale in assemblea prima dell’estate, ma sui tempi – dopo le tante scottature – nessuno se la sente più di sbilanciarsi”.