Palermo, Pigliacelli: «Nostre giocate sono studiate e varie, vogliamo divertire chi ci guarda»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha realizzato un’intervista a Mirko Pigliacelli il quale si è espresso su vari temi.

Ecco qualche estratto:

«Con Corini si lavora tantissimo sulla fase di possesso, le nostre giocate sono studiate e varie, io cerco di darla dove vedo uno spazio libero».

Campione d’Italia con la Roma Primavera lei nel 2010/11. Fra i suoi compagni, Florenzi, Politano, Caprari e un giovanissimo Verre. «Vista con il senno di poi era una squadra davvero fortissima, quasi tutti sono diventati giocatori di serie A. Ma il calcio italiano è restio a mettere dentro i giovani, si prova al massimo con uno o due e poi si vanno a pescare fuori spendendo un sacco di soldi. Non sta a me cambiare questa abitudine, tocca a istituzioni e dirigenti. Ma faccio un solo esempio, Verre la differenza la poteva fare anche nella Roma».

«Sana follia nel calcio? Per come la vedo io, dobbiamo creare divertimento a chi vede la partita. Provare grandi giocate, penso alla rovesciata di Brunori a Cittadella o alla prodezza di Verre col Frosinone. Aspettare e sperare che non ci facciano gol non è il calcio che mi piace».