Palermo. Lo stadio Partenio in C è un tabù

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sullo stadio Partenio un tabù in C per il Palermo.

Non è un campo inespugnabile, ma in Serie C il «Partenio» diventa una sorta di kryptonite per il Palermo. I rosa hanno vinto quattro volte sul campo di Avellino in tutta la loro storia, ma mai giocando in terza serie. Un bilancio totalmente negativo, quando si va al di sotto della Serie B: tre sconfitte e tre pareggi tra la vecchia Serie C1 e l’attuale Serie C, più un’altra sconfitta nei play-off della passata stagione per un totale di sette precedenti senza mai un blitz rosanero nella tana dei lupi. Basta fare un salto di categoria per cambiare completamente la situazione, perché in B il bilancio è di quattro vittorie del Palermo su dieci incontri (quattro pareggi e due sconfitte).

Una serie positiva ribaltata dall’andamento dei risultati in C, dove i rosanero non sono mai riusciti a portare a casa il bottino pieno dal viaggio in Irpinia. Gli ultimi due incontri, entrambi risalenti alla passata stagione, si sono conclusi con un doppio 1-0 a favore dell’Avellino: in campionato, il gol da centrocampo di Silvestri valse il successo per i biancoverdi, mentre nei play-off fu un altro palermitano, D’Angelo, a regalare vittoria e passaggio del turno agli avellinesi. In assoluto, l’ultimo gol al «Partenio» per il Palermo porta la firma di Nestorovski, in Serie B, nel successo per 3-1 ottenuto nel novembre 2017. In Serie C, invece, i rosa non timbrano il cartellino in casa dell’Avellino da quasi 25 anni, ovvero dal gol del momentaneo vantaggio di Dittgen nel match d’esordio nel campionato di C1 1997/98, vinto per 2-1 dai biancoverdi. Fu il primo di soli due gol in quel torneo per il tedesco, a segno poi nel 3-3 col Savoia, il cui acquisto fu la causa di una multa da parte della Fifa per il mancato pagamento del corrispettivo previsto agli svizzeri del San Gallo. Per quel motivo, il mercato del Palermo all’estero venne bloccato e la questione trovò soluzione solo con l’arrivo di Zamparini.