Palermo, il centrocampo adesso non «fattura» più

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul centrocampo del Palermo che non segna più.

Nel 2024 è il reparto sottoposto al minor numero di rotazioni, tanto per la fiducia riposta da Corini nei titolari quanto per le difficoltà dei loro sostituti ad adattarsi al 4-2-3-1 disegnato dal tecnico a fine gennaio. A ciò si aggiunge il fatto che alcuni giocatori siano già ritenuti fuori dai progetti futuri e il quadro complessivo racconta di un centrocampo del Palermo che, nel finale di campionato come in estate, andrà ridisegnato quasi completamente.

Ci è voluto poco perché le certezze della mediana si sciogliessero come neve al sole: il rendimento monstre di Segre a gennaio e Ranocchia a febbraio, oltre a un lavoro generale ben impostato nel girone di andata, è stato spazzato via da un marzo con evidenti problemi di natura atletica nei singoli e di malfunzionamento dei meccanismi di squadra: è bastato che calasse un po’ il rendimento dei due baluardi del reparto, unici a segno nel 2024, e i rosa sono stati travolti dai pari ruolo di Brescia e Venezia, salvandosi con il Lecco senza però brillare.

L’insistenza di Corini sul blocco Gomes-Segre-Ranocchia, con i primi due in mediana e il secondo sulla linea dei trequartisti alle spalle di Brunori, ha dato i suoi frutti nelle prime partite dell’anno, in cui nessuno di loro è incorso in problemi fisici, ma non appena è subentrata un po’ di stanchezza con alcuni impegni ravvicinati (Cremonese, Ternana e Brescia nel raggio di una settimana) il turnover limitato ha avuto un effetto boomerang. A pagare il prezzo maggiore è Ranocchia, che al Rigamonti-Ceppi si è fermato per una lesione alla coscia destra su cui il Palermo non ha reso (e non renderà) noti i tempi di recupero. La sua assenza, che potrebbe essere lunga, unita ai disastri delle recenti uscite, ha indotto Corini a valutare un cambio di modulo già alla ripresa a Pisa, con la speranza che possa risvegliare un reparto che non ha più segnato da Cremona in poi (momentaneo 0-2 proprio con Ranocchia) dopo aver trovato 12 gol in altrettante partite dal match casalingo con il Catanzaro a quello dello Zini.

Lo stesso Segre, pur continuando a essere il centrocampista più prolifico in Serie B a quota 7, è a secco dal 3 0 con il Bari del 2 febbraio e dalla gara con la Ternana in poi è sempre stato sostituito, rimanendo in panchina per 90’ contro il Brescia: colpa presumibilmente della stanchezza per le tante partite senza saltare nemmeno un minuto, aspetto che ha inciso sul suo rendimento limitandone l’efficacia in contrasti e ripiegamento ma anche l’apporto in fase offensiva. Anche Gomes è apparso più volte in difficoltà nelle ultime partite: tecnica e impegno in campo non si discutono, ma le sue giocate sono diventate più prevedibili e fronteggiare avversari con una certa rapidità e un furore agonistico significativo (come Castagnetti, Luperini e Tessmann) ha evidenziato tutte le sue fragilità in copertura.