Palermo, i numeri «bocciano» Baldini. Da quando siede sulla panchina, la squadra ha perso terreno da chi lotta per la Serie B

 

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui numeri del Palermo di Baldini, che non promuovono il tecnico.

Il gioco c’è. Le occasioni da gol pure. I punti, quelli no. Dopo un mese, la mano di Baldini sulla classifica del Palermo non si è vista. O meglio, non si è vista in positivo, se si considera dov’erano i rosa nel giorno dell’avvicendamento in panchina tra il tecnico toscano e Filippi. Da quinti, a due punti dal terzo posto, oggi si trovano sesti, pur con una partita da recuperare, che non migliorerebbe granché il distacco dal podio del girone C, necessario per evitare la fase preliminare dei play-off. L’ultimo posto utile per accedere direttamente alla fase nazionale dista ora otto lunghezze, che anche in caso di successo nel recupero col Taranto diverrebbero cinque. Un passo in[1]dietro, rispetto a quando due mesi fa la dirigenza di viale del Fante. decise di cambiare allenatore, alle soglie di un mercato invernale che avrebbe potuto rinverdire le ambizioni del club.

La scelta è stata quella di non intaccare più di tanto l’organico e di sperare nella «carica» di un tecnico navigato come Baldini, ma dopo un mese di partite, il bilancio è sotto gli occhi di tutti. Dodici punti in otto partite equivalgono a una media di 1,5 punti a gara, per Baldini. Filippi, nelle 20 giornate di questo campionato, si era mantenuto su una media di 1,65 punti a partita, ottenendo in totale 33 punti. Ma anche volendo prendere una qualunque striscia di otto partite consecutive, ce n’è solo una in cui il precedente tecnico ha raccolto di meno: dalla seconda alla nona giornata, in cui ottenne dieci punti, subendo lo stesso numero di sconfitte (due, contro Taranto e Turrus).  Per il resto, prendendo qualunque «campione» dal calendario di questa stagione, i numeri non premiano l’attuale guida dei rosanero, in termini di punti fatti. Anche prendendo in esame le stesse squadre affrontate finora: tredici punti per Filippi, che contro queste otto avversarie aveva perso solo con la Turris; dodici per Baldini, incappato nella sua seconda sconfitta da quando è salito in sella a diciotto anni dalla sua precedente esperienza palermitana in Serie B.

Da Catanzaro-Palermo, la sua prima partita dal ritorno in Sicilia, i risultati non hanno dato segnali di ribaltoni. La tanto cercata svolta, a conti fatti, non si vede. Non nei numeri, almeno, che alla fine sono quelli che contano di più. Baldini ha preso un Palermo distante dalla vetta, ma in piena corsa per il secondo posto, a quattro lunghezze dall’allora capofila delle inseguitrici, il Monopoli. Lo era anche dopo la sconfitta di Latina, quella costata la panchina a Filippi. Dopo la trasferta in terra pontina, nonostante l’ennesimo scivolone esterno, il treno del terzo posto vedeva il Palermo ancora stabilmente agganciato. Oggi, invece, i rosa sono una di quelle squadre che non ha saputo minimamente approfittare del crollo di chi stava davanti, come i «gabbiani» pugliesi: pur avendoli avvicinati in classifica, hanno perso una posizione, venendo scavalcati da Catanzaro e Virtus Francavilla.