Palermo, Gardini: «I tifosi hanno il diritto di essere scontenti, ma ricordiamo da dove siamo partiti»

Il dg del Palermo Giovanni Gardini ha rilasciato un’intervista ai microfoni del sito ufficiale del club rosanero.

Ecco un estratto:

«Ma i tifosi, che siano scontenti, è un loro diritto, è corretto. Ci hanno sostenuto per tutta la stagione e avere portato 32.000 persone allo stadio in occasione dell’ultima partita decisiva con il Brescia è un motivo di orgoglio e un motivo di soddisfazione e anche un grandissimo senso di responsabilità. Perché quindi significa che questa piazza e questi tifosi meritano quello che stanno cercando di chiedere. E noi abbiamo il dovere di portarli dove loro vogliono e quindi è ancora maggiore la responsabilità che ci sentiamo tutti noi addosso. Noi chiediamo soltanto il fatto di essere valutati in base a quello che si fa e non a quello che si dice. E in questo senso è molto importante la valutazione che il tempo deve essere appunto un’opportunitàda sfruttare e non un alibi. Abbiamo però cominciato a costruire una società che quattro anni fa era in serie D. Un anno fa si erano vinti i playoff.Pochi giorni prima dell’inizio del campionato allenatore e direttore sportivo hanno deciso di prendere una strada diversa e abbiamo dovuto ripartire con una nuova proprietà. E quest’anno sarà il primo anno in cui la nuova proprietà potrà programmare la prossima stagione. Quindi sono tutte componenti che hanno una loro rilevanza. Noi riteniamo che con metodo, con programmazione, con serietà, con competenza a Palermo si possono ottenere risultati quasi inimmaginabili perché il tifoso è giusto che debba sognare. Noi siamo dispiaciuti alla fine per non essere riusciti a dare loro la soddisfazione di portare la squadra ai playoff. Però dobbiamo ricordarci, ed essere onesti, da dove siamo partiti e quello che abbiamo ottenuto in una stagione e quindi questo deve essere un motivo di orgoglio per la squadra, per quello che ha fatto nelle 38 partite. È un punto di partenza per il campionato prossimo perché riteniamo che questo sia fondamentale per il raggiungimento di determinati obiettivi».