Palermo-Como. Corsa, sacrificio e pure assist: Di Mariano ribalta le gerarchie

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà contro il Como in particolar modo su Di Mariano.

Il «picciotto» che supera… lo «scugnizzo». È il momento di Di Mariano, sempre più protagonista del progetto tecnico rosanero e tra i più in forma dell’organico a disposizione di Corini, che recentemente lo ha preferito spesso e volentieri al concorrente Insigne. In una rosa ampia e con una qualità sopra la media della categoria, la concorrenza è alla base di ogni tipo di ragionamento tecnico-tattico. Corini, in tal senso, ha sempre chiesto alla dirigenza di voler avere in organico almeno due elementi per ogni ruolo e della stessa qualità.

Cosa che, quest’anno, gli è stata senza dubbio concessa. Tra i ruoli spesso cambiati c’è quello degli esterni d’attacco, reparto particolarmente sollecitato dal tecnico bresciano che chiede ai suoi interpreti un gran lavoro sia in fase offensiva ma soprattutto in quella difensiva. Delle vere e proprie ali, più che esterni d’attacco, in grado di essere i primi uomini a difendere contro gli avversari. Per questo motivo, la candidatura di Di Mariano appare quella che in talune occasione si lascia preferire rispetto a quella del napoletano ex Frosinone che, al contrario del palermitano, ha molta più propensione offensiva e meno difensiva, seppur con notevoli progressi soprattutto nelle ultime uscite (come in occasione dell’auto-palo colpito contro la Feralpisalò in una circostanza di alleggerimento difensivo).

Di Mariano, d’altronde, si è saputo guadagnare la fiducia del proprio allenatore a suon di ottime prestazioni, incidendo ogni qual volta è stato chiamato in causa soprattutto nelle ultime 4 partite di campionato. Titolare contro il Catanzaro, il numero 10 del Palermo si è reso protagonista di un assist di sinistro per la testa di Segre, per la rete del definitivo 1-1. Poi, una settimana dopo, Di Mariano era partito dalla panchina lasciando il posto al suo collega di reparto Insigne che, tuttavia, nella prima frazione di gara non aveva impressionato per pericolosità e intraprendenza. Cosa che invece è riuscito a fare Di Mariano, capace di fornire due assist nel giro di pochi minuti ai propri compagni, chiudendo virtualmente la pratica Bari. Prima con un cross dalla destra sugli sviluppi di un calcio piazzato. Poi, spostandosi a sinistra, grazie a un dribbling che gli ha permesso di saltare l’uomo e «apparecchiare» per il colpo di testa di Segre.