Palermo, benzina Tutino sulla via della A: «Quando ho lasciato Parma non ero in una condizione ottimale»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Gennaro Tutino che al rientro dalla sosta affronterà già il suo passato, il Parma. La rosea ha riportato alcune parole dell’attaccante.

Gennaro Tutino ha iniziato a ballare con il Palermo. E per uno che da ragazzino studiava danza classica il primo gol in rosanero contro gli emiliani assume il valore di un Ouverture.

«Mi ero appassionato ad Amici di Maria De Filippi e chiesi a mia madre di iscrivermi a una scuola di ballo – racconta l’attaccante – così ho abbinato questa passione insieme a quella per il calcio fino a dieci anni, poi ho dovuto scegliere».

Doveva fermarsi Brunori perché lei si bloccasse? «Matteo è il nostro capitano, è il nostro capocannoniere, è il giocatore rappresentativo di questa squadra. Mancando lui sapevamo di dover dare tutti qualcosa in più e i 5 gol di venerdì sera sono stati una grande risposta anche per l’allenatore. E pure Matteo può stare più tranquillo, sapendo quanta responsabilità si assume ogni volta».

Ci ha impiegato un po’ prima di rompere il ghiaccio. «Quando ho lasciato Parma non ero in una condizione ottimale. Per me Palermo è un punto di partenza. Io sono stato molto tranquillo, il gol l’ho cercato, l’ho voluto, ma allo stesso tempo ero sereno perché stavo lavorando bene».