Palermo, attaccarsi sempre agli episodi non aiuta a pulirsi la coscienza

Questa mattina “Il Giornale di Sicilia” analizza le cause dell’ultimo trend negativo del Palermo.

Attaccarsi sempre agli episodi non aiuta a pulirsi la coscienza. La squadra allenata da Corini vede allontanarsi le proprie dirette concorrenti per via delle ultime due gare (più il secondo tempo di Cremona) in cui non ha dimostrato spirito di squadra, proprio come nel periodo buio di ottobre-novembre. Il primo a rifletterci su dovrebbe essere proprio il tecnico rosanero e capire i motivi per cui è mancata la solidità. Nonostante certi innesti di peso, quest’anno i gol subiti sono già 38 contro i 49 totali dello scorso campionato: troppi se si vuole ambire a certi traguardi. La colpa non può essere solo dei singoli, semmai va ricercata nell’organizzazione difensiva.

Il Palermo troppe volte è apparso lungo e sfilacciato, tant’è vero che subisce gol-fotocopia (cross e inserimento o tiro da fuori area). Il problema prima di tutto è tattico e fa specie che in un anno e mezzo non si sia trovato un rimedio. La Serie A diretta sembra ormai utopia. L’obbiettivo è difendere i play-off, nella speranza di risalire qualche posizione. A Lecco bisognerà tornare a lottare e vincere, altrimenti sarà giusto fare altre riflessioni. I miracoli nel calcio esistono e il Palermo ne sa qualcosa.