Palermo, ancora una doppia rimonta. Problema che parte dallo scorso anno

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla seconda rimonta di fila che il Palermo ha subito.

Stavolta il finale è diverso, ma lo svolgimento della storia racconta che il Palermo non sembra aver ancora imparato a correggere i suoi errori. Contro il Pisa è arrivata la seconda rimonta consecutiva dal doppio vantaggio dopo quella shock di Parma e anche in questo caso i minuti intercorsi tra primo e secondo gol sono stati pochi: al Tardini i rosa erano stati ripresi da 1-3 a 3-3 tra 91’ e 96’, sabato da 2-0 a 2-2 tra 49’ e 54’. Cinque minuti di follia che fortunatamente non hanno inciso sul risultato finale: il rosso a Marin ha infatti spezzato l’inerzia dei toscani e restituito vigore al Palermo, con gli sforzi poi
premiati dalla rete definitiva di Segre.

È chiaro, però, che tali difficoltà nella gestione del punteggio sono indice di un blocco psicologico non ancora del tutto smaltito. Di sicuro il Palermo dovrà far sparire definitivamente quei «fantasmi» che Corini ha ammesso di aver rivisto dopo il 2-1 di Marin e ancora di più dopo il 2-2 di Valoti: il riferimento del tecnico non è solo alla rimonta del Parma di sei giorni prima, ma anche alle due della scorsa stagione che incisero non poco sulla classifica dei rosa. La prima fu proprio contro il Pisa, il 15
ottobre 2022: il Palermo scappò sul 3-1 con uno scatenato Elia, ma i toscani trovarono la forza di rimontare e portare a casa il pareggio.

La seconda fu molto più dolorosa: all’ultima giornata con il Brescia, il 19 maggio, i rosa si portarono agevolmente sul 2-0 e sembravano aver chiuso il discorso qualificazione ai play-off, ma tre minuti di follia a inizio ripresa permisero alle «rondinelle» di cancellare il doppio svantaggio e la contemporanea vittoria della Reggina sull’Ascoli (firmata al 94’ dal solito Canotto) costrinse Brunori e compagni a guardare gli spareggi per la Serie A in televisione. Stavolta a scacciare i fantasmi ci ha pensato Segre, ma la stagione è ancora lunga e per uscire vincitori dal caos della rincorsa promozione serviranno meno montagne russe e più solidità difensiva.