Palermo: altre due sviste, gli svarioni arbitrali iniziano a pesare

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle sviste arbitrali ai danni del Palermo.

Che quella di Parma fosse una sfida difficile da gestire sul piano arbitrale si era visto cinque anni fa con una prestazione poco felice di Marinelli, che indirizzò il match con qualche decisione discutibile (gol di Calaiò convalidato dopo aver segnalato fuorigioco, rigore negato a Nestorovski), e si è rivisto domenica con Massa, con la differenza che stavolta la tecnologia avrebbe potuto (e dovuto) intervenire.  Due gli errori grossolani dell’arbitro, non rilevati dal Var Abbattista: al 10’ della ripresa la tacchettata di Delprato su Pigliacelli sarebbe da rosso, ma per Massa è solo giallo e la chiamata all’on-field review non arriva; al 46’ il 2-3 di Mihaila è condizionato dal fuorigioco attivo di Benedyczak, che non permette al portiere di veder partire il pallone.

Beffa delle beffe, a inizio azione il rinvio di Soleri viene intercettato con il braccio da Charpentier: il tocco è involontario e con il nuovo regolamento non basta ad annullare un gol, ma con una dinamica identica il Palermo si vide togliere ad aprile la vittoria con il Benevento (mani di Segre a vanificare la rete di Broh). Non è la prima volta in stagione che i rosa incappano in arbitraggi sfavorevoli: a Cagliari il 2-1 di Di Pardo arrivò a tempo già scaduto, su un’azione costruita da rimessa laterale dopo un fallo non visto su Soleri; a Bari un piede a martello di Nasti su Pigliacelli non fu nemmeno ritenuto falloso; con lo Spezia l’on-field review dopo un pestone in area di Bertola su Brunori non portò Fourneau a dare rigore. Con il Parma ancora episodi controversi.

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