Palermo a Manchester, Soleri: «Io dodicesimo uomo? Anche nello spogliatoio è diventata una gag. L’importante è che non ci si fissi l’allenatore»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo a Manchester e riporta alcune parole di Soleri.

Edoardo Soleri, che cos’è questa storia del dodicesimo uomo? «Cioè?».

Il fatto che lei segna solo quando entra dalla panchina. «Ma no. È una casualità della stagione scorsa. Sono stato il secondo marcatore della squadra e ho messo del mio sulla promozione. Il Palermo merita di stare almeno in B. Poi la gente si fissa su queste cose. Anche nello spogliatoio è diventata una gag. L’importante è che non ci si fissi l’allenatore».

Dodici gol in totale, tutti da subentrato. «In effetti ».

Significa che può ancora migliorare? «Ho 24 anni e la maturazione di un attaccante è diversa rispetto agli altri ruoli. Cerco di ritagliarmi uno spazio. Siamo tanti giocatori nuovi e siamo qui a Manchester per lavorare su questo. Abbiamo un allenatore esigente che però aiuta e consiglia tutti, cura i movimenti di ognuno di noi».