Mignani-Palermo. Escl. Di Gennaro: «Scelta giusta da parte della società. Corini…»

Nella giornata di ieri il Palermo ha ufficializzato il nuovo tecnico subentrato a Eugenio Corini: Michele Mignani. Ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com è intervenuto Antonio Di Gennaro, ex calciatore del Bari, per parlare del nuovo allenatore rosanero.

Mignani è il nuovo tecnico rosanero, come valuta questa scelta societaria?

«Sono molto felice per lui, abbiamo un bellissimo rapporto e ci siamo sentiti ieri. È una persona equilibrata che qui ha fatto vedere un buon calcio. Ha un grande entusiasmo perché la squadra merita questo. Ha questa occasione da sfruttare dopo la quasi promozione sfiorata lo scorso anno. È carico, sono molto contento e sì, è stata una scelta adatta. L’anno scorso ha fatto un qualcosa di impensabile dall’inizio ed è dispiaciuto a tutti. Ha anche uno staff di livello».

7 giornate sono abbastanza per riuscire ad entrare nella mentalità dei singoli e della squadra?

«Nel calcio non c’è mai una logica. Gli investimenti dei rosanero sono stati importanti con i vari Ranocchie e Diakité e ha speso tanto. Ci sono aspettative importanti e questo deve dare motivazioni a lui. C’è ancora del tempo e ci sono ancora molti punti. Sampdoria e Catanzaro ne sono la prova. Il Palermo deve migliorare sotto l’aspetto del gioco. Mi ricordo la prima partita proprio contro il Bari, nella quale i rosanero fecero una partita con delle difficoltà notevoli. Con tutto il rispetto per Corini, che è un buon tecnico, non ha trovato le soluzioni giuste. Una società importante come il Palermo è normale che si deve giocare tutte le carte. Quando devi rincorrere non puoi sbagliare nulla, ma la B è un campionato strano. Non c’è, quindi, una sicurezza».

Secondo posto rimonta possibile?

«Ci sono tante squadre, però si può preparare adeguatamente un play-off. Il Bari l’ha fatto e si è ritrovato ad un passo dalla Serie A. Si possono poi incastrare anche delle situazioni per le altre squadre. Non è semplice ma l’organico è di assoluto livello e tutto può accadere».

Con uno sguardo alla promozione e ai probabili play-off, quali squadre potrebbero arrivare fino in fondo?

«Catanzaro gioca bene da due anni. C’è un progetto con un’idea di gioco importante, soprattutto fuori casa. Poi per me Cremonese, Como e Venezia se la giocheranno fino alla fine. In chiave play-off, appunto, il Catanzaro può essere una mina vagante, forse più del Palermo. Nei play-off poi è importante come arrivi. Se ad esempio fai la parte finale molto bene puoi non salire direttamente, ma hai la possibilità di prepararli molto bene».
 

 

 

 

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