Mi ritiro e faccio il dirigente: dopo 530 partite se ne va in lacrime | L’addio più doloroso di tutti

Curva Bari

Curva fonte LaPresse - Ilovepalermocalcio.com

La decisione è arrivata e ha spiazzato tutti. Il veterano si ritira dopo 530 partite: compagni e tifosi in lacrime.

Fine stagione dolorosa, soprattutto per gli addii. Ogni anno sono tanti a lasciare il calcio giocato, nonostante l’età media si sia alzata moltissimo e tanti calciatori siano in grado da qualche tempo di allungare alla grande la propria carriera, arriva sempre il momento di appendere le famose scarpe al chiodo. E sono attimi che lasciano grande vuoto, nei tifosi e nei compagni, nei club e nelle società.

C’è chi ha lasciato la squadra da vincente, chi addirittura in finale di Champions League, salutando per l’ultima volta il campo da eroe. Insomma, anche quest’anno il calcio giocato ha detto addio a tanti campioni e un’altra leggenda è pronta a smettere per sedere magari dietro una scrivania e accettare un ruolo dirigenziale.

I tifosi si sono già detti commossi dalla decisione, piuttosto attesa dopo le ultime uscite della squadra, mentre il giocatore ha espresso la volontà di rimanere nel club anche da dirigente.

Un ruolo in dirigenza

Come spesso accade, quando una bandiera si ritira, la società ha aperto le porte a un ruolo dirigenziale. Per continuare nel mondo del calcio certo, ma è anche una questione ambientale. Lo aveva detto lo stesso Di Cesare che secondo quanto riferito dai media baresi, ha deciso di lasciare il calcio dopo il playoff vinto contro la Ternana, in cui era addirittura andato in gol.

All’età di 41 anni ha chiuso la stagione come meglio non poteva, salvando i biancorossi anche con una sua rete e col sorriso. Per lui potrebbe esserci pronto già da subito un posto in dirigenza. Ecco le sue dichiarazioni.

Di Cesare
Di Cesare fonte LaPresse – Ilovepalermocalcio.com

Bari, Di Cesare alla fine ha deciso

A ridosso della finale poi vinta contro la Ternana, Di Cesare, che oltre alle 234 presenze in Puglia vanta una lunga carriera tra Torino, Parma, Avellino, Vicenza, Albinoleffe, Catanzaro e Brescia, il capitano del Bari aveva detto: “Mi piace la città, ci vivo bene con la mia famiglia e mi piacerebbe rimanere a vivere qua”.

Il prossimo anno per il Bari sarà un anno di rivoluzione, salutato il ds Ciro Polito, il club dovrà rifondare anche i ruoli societari oltre che la rosa. E chissà che non ci sia anche un posto per Di Cesare, che aveva raccontato di avere studiato per diventare direttore sportivo: “E’ quello che vorrei fare un giorno“.