Lo spiraglio dal tribunale: Catania, qualcosa si muove. Un versamento da Mancini e l’ok per un terzo bando

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catania e sul nuovo bando.

I dieci giorni di esercizio provvisorio concessi ancora una volta per tentare di fare sopravvivere il Catania sono cominciati con due novità che fanno ben sperare: Il Tribunale ha pubblicato, ieri pomeriggio, un terzo bando competitivo con base d’asta di 500 mila euro e con scadenza martedì 15 marzo. In più l’imprenditore laziale Benedetto Mancini ha versato la somma di 125 mila euro ai curatori fallimentari e almeno fino al 17 il ramo d’azienda sportivo potrà programmare l’attività agonistica. In una città che continua a navigare a vista in tutti i settori, la mossa del Tribunale potrebbe assicurare al club un padrone, finalmente. E Mancini da un lato ha restituito ottimismo a breve termine a una parte della tifoseria, dall’altro trova ancora riluttanza e scetticismo in una ampia fetta di sostenitori che hanno il sospetto che dietro o accanto all’imprenditore ci sia qualche ex socio Sigi, non gradito alla piazza. Il versamento, però, potrebbe essere una garanzia perché il campionato attuale si possa concludere. Se Mancini non dovesse completare il versamento previsto dal nuovo bando entro il 15, scucendo il 75 per cento restante della cifra che ammonta a 375 mila euro, perderebbe la caparra che è già in mano ai curatori. Dunque il versamento di ieri è una sorta di garanzia sulle buone intenzioni dell’ex patron del Latina. Mancini potrebbe recuperare la somma versata solo di fronte a un’offerta di un competitor superiore ai 500 mila euro totali. In presenza di più candidati, stavolta toccherà ai curatori individuare il metodo più adeguato per arrivare all’asta competitiva.

E poi? In questi dieci giorni – ecco perché si è arrivati a una proroga ulteriore dell’esercizio provvisorio – Mancini dovrà completare l’operazione economica versando altro denaro. Ma quel che dovrà premurarsi di sistemare e presentare è un piano industriale che possa spiegare il suo progetto in maniera fattiva. Delle gestioni a tempo, o delle mosse improvvisate la tifoseria non vuol più sentire parlare. Un barlume di speranza adesso c’è e l’imprenditore è l’unico fino a oggi ad aver versato del denaro subito dopo il fallimento del Calcio Catania. La società resta appetibile perché, anche se separatamente, chi subentra potrebbe anche interessarsi a rilevare Torre del Grifo Village, discutendo in questo caso con il Credito Sportivo, che sembra diposto a spalmare ulteriormente le rate del mutuo che restano da pagare.

Al lavoro Ieri era anche il giorno del ritorno al lavoro della squadra rossazzurra dopo la vittoria sul Monterosi. Le ultime notizie hanno regalato un pizzico di serenità in più alla squadra che temeva di doversi fermare subito o di non trovare un minimo di finanziamento a disposizione della curatela per affrontare le prossime due gare, quanto meno, confidando poi di terminare questa travagliata stagione. Chiaro che per i calciatori sarebbe già un traguardo, ma i tifosi esigono un progetto valido e una continuità che possa durare negli anni. Gazzetta dello Sport