Lo Monaco: «Forse sarebbe stato meglio fallire e ripartire dalla D. La serie C è come le sabbie mobili e…»

«Quest’anno è cominciato male anche in funzione della rosa che dava altri segnali. Ma a me piace ricordare che è stato completato un piano di disavanzo di bilancio con i debiti scesi da meno 16 a meno 4 milioni nonostante gli introiti di Serie C bassi, non è stato cosa da poco. L’equazione più soldi-sicuro successo non esiste nel calcio. Noi con quello che passava il convento abbiamo fatto squadre di un certo tipo. Il girone C di Serie C è come le sabbie mobili e non è facile per nessuno spendere e vincere. Il Bari ha fatto operazioni attraverso il Napoli che nessuno può emulare, ma non è che sta ammazzando il campionato la squadra pugliese. La Reggina ha trovato una proprietà che ha messo energie economiche importanti, ma non si sa quale sia l’origine di questa nuova società. Il Catania ha esigui introiti da botteghino e se mettiamo i soldi che si devono pagare per organizzare la partita, dieci mila euro non bastano. La C non dà entrate dalla tv e non è semplice mantenere vivo il club. I distratti liquidano il nostro lavoro con quattro commenti e cori inconcludenti. I giudici che parlano di fallimento li aspetto qui per trovare la soluzione. Noi gli diamo il pane per sfogarsi. Noi non vogliamo far fallire il Catania anche se ci sono difficoltà e noi andiamo avanti. I risultati aiutano ad esaltare il lavoro della società ma quando si ferma la squadra diventa poi tutto più problematico. Non so bene quale sia il male di questa squadra ma dobbiamo lavorare nella speranza che le cose si raddrizzino. Fallimento? La gente non ha chiaro in testa la nostra situazione e si contribuisce a creare confusione con certe critiche. Forse sarebbe stato meglio fallire e ripartire dalla D ma è stata fatta una scelta interpretando anche un sentimento popolare di salvare la matricola e la storia del Catania che qui nessuno può cancellare». Queste le parole rilasciate da Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, in conferenza stampa.