L’italo-svizzero De Picciotto vuole il Dattilo per rilanciare il calcio a Trapani

Renè De Picciotto.

È questo il nome del settantacinquenne finanziere italo-svizzero, che ha in mente di rilanciare il calcio a Trapani.

Vive per 6 mesi in Puglia e per 6 mesi in Svizzera.

Si era arreso davanti a numeri impossibili (più di 4 milioni di debiti), ma non aveva smesso di seguire le vicende legate al club granata.

Così, non appena ha appreso della doppia rinuncia in campionato, e della conseguente esclusione dal torneo del Trapani, ha rotto gli indugi. Contattata la dirigenza del Dattilo, squadra neo promossa in Serie D ed inserita nel girone I, come riporta “Repubblica.it”, ha pattuito un diritto di prelazione e fra una decina di giorni arriverà a Trapani, per cercare di chiudere la trattativa.

La sua idea sarebbe semplice: rinforzare subito il Dattilo, metterlo nelle condizioni di puntare immediatamente alla serie C e cambiare la denominazione sociale, chiamando la società “Trapani” il prossimo anno.

Il patrimonio stimato dell’imprenditore si aggira intorno al mezzo miliardo di euro. Una nuova speranza dunque per tutti i tifosi granata.