L’arringa delle toghe di Palermo «Caso inconcepibile e anomalo. Sembra che l’esito sia scritto»

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport”, parla anche del parere degli avvocati palermitani dopo le decisioni che negli ultimi giorni hanno riguardato il Palermo. Dopo l’ennesimo ricorso rigettato, che riguardava la richiesta del club rosanero rispetto alla sospensione dei playoff, il caso viene definito anomalo. Il presidente dell’ordine degli avvocati di Palermo, Giuseppe Di Stefano, parla di situazione inconcepibile: «La nostra cultura giuridica ci dice che davanti a una sentenza di primo grado va attesa quella di secondo, altrimenti la situazione diventa irreversibile – spiega -. Far disputare i playoff pone una condizione di irreversibilità e lascia il sospetto che l’appello alla Corte Federale abbia un esito già scritto. Stiamo parlando delle basi del diritto che vengono stravolte. Anche nell’ordinamento ordinario la sentenza di primo grado è esecutiva. Se viene stabilita la demolizione di un immobile, davanti a un ricorso, la Corte d’Appello sospende la sentenza in via cautelare, proprio perché se l’immobile venisse demolito prima dell’appello, dove può essere sovvertito il verdetto di primo grado, la condizione diverrebbe irreversibile. E’ un fatto di accortezza giuridica. E qui ci troviamo davanti alla stessa situazione. E’ inconcepibile quanto sta accadendo al Palermo». Anche il penalista Enrico Tignini, ha espresso la sua opinione: «Premetto che non sono un esperto di diritto sportivo, mi esprimo da legale e da tifoso. Partiamo dal presupposto che il principio della responsabilità oggettiva è un’anomalia del diritto sportivo. Davanti a un primo grado, permane la presunzione d’innocenza fino al completamento dei gradi di giudizio – ammette -. E’ la Costituzione a stabilirlo, secondo il principio del giusto processo a cui deve attenersi anche il procedimento di giustizia sportiva. E’ evidente che c’è una stortura. E’ come se questa sentenza di primo grado fosse senza appello.E se venisse ribaltata in secondo grado chi paga? La sospensione cautelare dei playoff era un atto in linea con il principio del giusto processo». Il civilista Pero Alosi poi, ha dichiarato: «Ci sono diverse anomalie – sostiene -. La prima è rispetto a casi simili del passato, l’ultimo quello del Bari dello scorso anno, quando è stato atteso il secondo grado prima di dare il via ai playoff. Sono strani anche i motivi della sentenza di primo grado, visto che i controlli sulle regolarità di esercizio avvengono ogni anno e non è mai stata ravvisata un’irregolarità nei bilancio del Palermo. Il fatto nuovo è che la Procura Federale ha recepito le carte della Procura di Palermo, dove c’è una consulenza che non è stata ritenuta attendibile dal Tribunale Fallimentare. La seconda sono le motivazioni del rigetto della sospensiva da parte della Corte d’Appello Federale che dice che, in caso di ragione del Palermo in appello, si possono ripristinare i playoff. Dopo che sono stati giocati? Mi sembra assurdo. E poi qualsiasi corte d’Appello davanti al fumus di irreparabilità del danno, sospende l’esecutività della sentenza di primo grado. C’è da pensare male su quanto è accaduto finora».