L’analisi di Ignazio Arcoleo: “A Foggia un’impresa. La partita perfetta, toccate corde giuste”

Attraverso l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” Ignazio Arcoleo ha analizzato la prima vittoria stagionale dei rosanero. Quella arrivata a Foggia. Ecco quanto si legge:

“La vittoria di Foggia sa d’impresa, perché raggiunta contro una squadra forte e ben attrezzata. I ragazzi di Tedino hanno giocato la partita perfetta sotto l’aspetto tecnico e tattico, ma dal mio punto di vista sono stati fantastici sotto l’aspetto caratteriale. Per chi come me ha vissuto questi colori nel ruolo di calciatore e allenatore, è stato bellissimo intravedere nel modo di giocare e di lottare su tutti i palloni, il forte messaggio di unità di gruppo che si crea nello spogliatoio. Coesioni del genere si creano nei momenti più duri, come all’uscita del campo del Barbera, dopo la gara con la Cremonese, sotto i fischi dei pochi spettatori e fra gli strali della critica mediatica, oggi ancor più pesante sui social network. L’intervallo dello Zaccheria ha reso la misura di come Tedino, Foschi e tutto lo staff hanno saputo toccare le corde giuste per fare scattare la reazione. Ed era proprio su questa grande forza che chi vi scrive profetizzò la vittoria finale dello scorso campionato. Le mie considerazioni partivano dal fatto che questo gruppo retrocesso era composto da ottimi elementi per la categoria ed anche perché ritengo che Tedino è un ottimo allenatore. Io rivedo i valori del girone d’andata della scorsa stagione. Ora, però, il Palermo e tutto il popolo rosanero dovrà proteggere questo ritrovato patrimonio agonistico e morale, senza ripetere gli erroridi un anno fa. I giocatori non dovranno cadere nell’esercizio di supponenza che li ha portati a staccare la spina durante la sosta invernale dello scorso anno. Foschi e i dirigenti da una parte, Tedino e il suo staff dall’altra devono vigilare sugli atteggiamenti dei singoli che umanamente possono manifestare sintomi di appagamento mentale. La gara con il Perugia va affrontata con lo spirito e la stessa carica agonistica messi in campo a Foggia, perché è una squadra tosta, guidata da un grande campione come Nesta, che schiera la sua squadra con un 3-5-2 insidioso: Verre è Bianco dettano i tempi del gioco, finalizzato da Melchiorrie Vido. Sarebbe anche bello andare in massa allo stadio per sostenere la squadra, che deve crescere e migliorare alcuni piccoli dettagli della tattica, in riferimento alla finalizzazione del gioco che dipende oltre tutto dallo stato di forma psicofisica degli attaccanti”.