L’altro Accardi: «Io tra dolci e calcio. Vi dico come entrai nel Palermo»

EMPOLI, ITALY - SEPTEMBER 27: Pietro Accardi of Empoli FC looks on during the serie A match between Empoli and AC Milan at Stadio Carlo Castellani on September 27, 2018 in Empoli, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le dichiarazioni di Pietro Accardi, ex rosa e cugino di Andrea, difensore del Palermo: «Papà Luigi è cresciuto con i dolci. Già a dodici anni faceva le cassate. Ha imparato il mestiere a 22 anni, giusto l’età del mio esordio in A. Ha aperto un laboratorio che ha trasformato nell’apprezzata attività. Rinaudo? Eravamo compagni all’Istituto Alberghiero ed eravamo cuochi. Il mio talent scout, Pippo Pacilli, era sicuro che avrei sfondato. Disse a mio padre “C’è un casino al Don Orione, col provino del Palermo. Perché non portiamo Pietro?». Mi presento, stop di petto e tocco al compagno. L’ex portiere e direttore sportivo Renzi, ferma il gioco e prende il mio nome».