La Stampa: “Dal governo un emendamento per spalmare in 5 anni i debiti del calcio. Lotito: «Non è una legge ad personam»”

In arrivo un emendamento bipartisan al Decreto Aiuti Quater prevede la rateizzazione in cinque anni delle tasse delle società sportive. Senza sanzioni.

È stato firmato in Commissione Bilancio del Senato dai capigruppo di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd, M5S, Udc. Ma successivamente i grillini si sono sfilati. E nel dettaglio prevede di posticipare i debiti Irpef e Inps delle società sportive sospesi per tutto il 2022 a causa della pandemia. Attualmente il dovuto dal punto di vista fiscale e contributivo andrebbe saldato il 22 dicembre se le società non vogliono incorrere in sanzioni e interessi. L’emendamento propone di spalmare il debito in 60 rate mensili. Da pagare in cinque anni senza interessi e sanzioni (che porterebbero un aggravio del conto totale). Con tanto di scudo penale e sportivo.

L’edizione odierna de “La Stampa”  racconta oggi in un retroscena che a novembre il governo Meloni aveva dato disponibilità a inserire la rateizzazione nel Dl Aiuti a patto che le società di calcio si impegnassero a un mercato dei cartellini «a saldo zero». Perché «non si può permettere che i soldi non pagati al fisco vengano utilizzati per comprare nuovi calciatori». Una norma era stata preparata dalla Federcalcio. Ma poi l’esecutivo ha cambiato idea. Un altro emendamento, condiviso dalle società, intende invece allungare da 3 a 5 anni i contratti sui diritti televisivi. E c’è anche una stretta sulla pirateria tv e l’abolizione del divieto di sponsorizzare per le società di scommesse. Il senatore di Forza Italia Claudio Lotito, che è anche presidente della S.S. Lazio, dice oggi al giornale torinese che «noi facciamo gli interessi dello Stato. Viceversa, se una società fallisce, sfumano sia i crediti pregressi, sia quelli futuri. Quando sono fallite Napoli e, tanto per fare un nome, Fiorentina, dopo aver sperperato soldi dei contribuenti, lo Stato non ha incassato nulla. Riflettete».