La denuncia di Diana Di Meo, l’arbitro vittima di revenge porn: «La sola diffusione è un reato da codice rosso» (VIDEO)

Diana Di Meo è vittima di revenge porn.

La giovane arbitro della sezione di Pescara sui social ha pubblicato uno sfogo/denunciato:

«Stanno girando su Telegram e Whatsapp dei miei video privati – ha spiegato su Instragram – video non condivisi da me e alcuni di questi fatti a mia insaputa. Ho sporto denuncia e le autorità si occuperanno di tutto. Vi ricordo che anche la sola diffusione è un reato da codice rosso. È una situazione che non auguro veramente a nessuno – spiega Di Meo – ho scoperto dei gruppi dove venivano inviati video di altre ragazze che ho avvertito, è un porcile. L’unica cosa che possiamo fare è segnalare i video e le persone che continuano a condividerli. Io sono qui a parlarne, molti di noi non riescono a farlo e si nascondono – scrive sul suo profilo – Spero di dare voce a tutte quelle vittime che vengono colpevolizzate, quando in realtà il colpevole è dall’altra parte dello schermo, che riprende o ‘si limita’ a condividere. Oggi la vittima sono io, domani potrebbe essere una persona vicina a chi magari adesso sta guardando i video e sorride».

Di seguito il post pubblicato:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Diana Di Meo (@dianadimeo_)