La C.a.f. “salva” il Parma. Le ultime sul ricorso del Palermo al Coni

Il Palermo resta in serie B. La C.a.f. ha infatti respinto il ricorso del club rosanero, accogliendo invece parzialmente le richieste del Parma e di Emanuele Calaiò. Ma facciamo qualche passo indietro. I ricorsi delle tre parti sono arrivati dopo la sentenza del 23 luglio, quando il Tfn (riconosciuto l’illecito sportivo) aveva assegnato 5 punti di penalizzazione al Parma da scontare nella stagione 2018/19 di serie A e due anni di squalifica più 20mila euro di ammenda per Emanuele Calaiò.

Ecco il perché dei tre ricorsi presentati rispettivamente dal club rosanero, da quello ducale e dall’attaccante nato a Palermo. Oggi si è tenuta la nuova udienza e poco prima delle 19 è arrivata la sentenza.

Risultato? Quello suddetto, ma lo ripetiamo: il Palermo resta in serie B, Calaiò dovrà scontare una squalifica fino al 31 dicembre 2018 e pagare un’ammenda di 30mila euro, mentre il Parma potrà godersi la serie A senza scontare alcun punto di penalizzazione, pagando solamente 20mila euro di ammenda. Sanzioni rideterminate dunque, poiché la C.a.f., come recita il comunicato apparso sul sito ufficiale della FIGC, ha riqualificato i fatti ai sensi dell’art. 1 (quindi non più secondo il famoso articolo 7 della giustizia sportiva, CLICCA QUI per la sentenza integrale).

Adesso la palla passa nuovamente nelle mani del Palermo, anche se non è così scontato che il club di viale del Fante ricorra in appello al Coni. Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio la società rosanero, delusa dal verdetto odierno, sta valutando se fare ricorso o meno, con la decisione che potrebbe arrivare nella giornata di domani. Non resta quindi che attendere, nel frattempo il Palermo resta in B.