Jacobelli (Direttore Tuttosport): “La verità è che il Parma è pulito. Sentenza…”

“Con tutto il rispetto per la giustizia sportiva, i 5 punti di penalizzazione inflitti al Parma e i 2 anni di squalifica comminati a Calaiò sono emoticon che non fanno ridere. Sproporzionati, ingiusti, immotivati, risultano i provvedimenti presi nei confronti del club emiliano e del suo attaccante. Né può consolare i gialloblù il fatto che la Serie A sia salva, dopo che l’accusa aveva chiesto 2 punti di penalizzazione: se irrogati, avrebbero significato il ritorno in B. La verità è che il Parma è pulito e la responsabilità oggettiva non può essere la clava con la quale stangare una società modello che non c’entra nulla. A meno che, da ieri, tutti i club non debbano essere obbligati a controllare giorno e notte il traffico telefonico e social dei loro tesserati. Calaiò ha peccato di superficialità o di leggerezza o tutte e due, ma, l’idea che l’attaccante abbia tentato di taroccare il risultato con lo Spezia a colpi di sms adolescenziali non l’ha bevuta nessuno. Nemmeno il tribunale federale. E allora? E allora, in appello il Parma e Calaiò devono avere giustizia. La prova? Quindici parole di nulla: «Ehi pippein non rompete il cazzein venerdì. Mi raccomando amico mio, dillo anche a claudiein». Tieni duro, Parma”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.