Il tesoro di Palermo, la ricetta di Baldini: «Se restano tutti saliamo in serie A in soli due anni»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle parole di Baldini in conferenza stampa rilasciate ieri.

C’è una squadra che è stata toccata nelle corde giuste e dall’anonimato s’è imposta salendo in B. Ma soprattutto c’è una città che è stata risvegliata nella sua passione calcistica e da quelle di poche migliaia di persone che portava allo stadio c’è ritrovata in 40mila a fare festa.

Nessun candidato sindaco troverebbe tanto consenso in così poco tempo. Silvio Baldini è riuscito in entrambe le cose, ha aperto il baule delle riflessioni e ha vinto. In campo e fuori. «Lavoriamo per fare felice la gente. I giocatori e gli allenatori passano, i tifosi restano. Sono il vero patrimonio del calcio. Futuro? Il mio problema non è il contratto. Ho fatto un percorso con persone straordinarie. Non posso perdere nessuno, soprattutto Renzo Castagnini: è stato il primo a crederci e a sostenermi, pochi ds mi hanno dato il suo rispetto. Se colgono questo messaggio, vi garantisco che se non sarà al primo anno, sarà al secondo ma il Palermo andrà in A».