“Il Palermo visto dai tifosi”, parola a Giuseppe: «Contro il Chievo bisogna riempire lo stadio. Cinesi? Con il loro arrivo…»

Secondo appuntamento con la rubrica “Il Palermo visto dai tifosi” targata Ilovepalermocalcio, appuntamento settimanale che vede protagonisti i tifosi rosanero. Questa settimana abbiamo intervistato Giuseppe Dragotto, sostenitore dei colori rosanero sin da bambino. Ecco le sue parole:

Il Palermo è tornato da Firenze con zero punti nonostante il cambio in panchina. Come hai visto la squadra contro i viola?

«Contro la Fiorentina ho visto sicuramente un buon Palermo sotto tutti i punti di vista: gioco, atteggiamento, grinta e coraggio, nonostante tutti gli evidenti limiti. Corini ha avuto la giusta intuizione di ripartire dal modulo con la difesa a 3 che fino ad ora è stato quello che aveva dato maggiori garanzie. Il pareggio sarebbe stato assolutamente meritato per quello che si è visto in campo, ma quella disattenzione all’ultimo minuto ci è costata cara e siamo tornati dal “Franchi” a mani vuote».

Via De Zerbi, ecco Corini. È stata la decisione giusta secondo te?

«La decisione di mandare via De Zerbi sì, a mio parere anche troppo tardiva. Un allenatore proveniente dalla Lega Pro, senza neanche una presenza in serie B, giovane e promettente senza ombra di dubbio, ma con ancora troppa inesperienza per affrontare la serie A. Corini è stata una scelta del presidente dettata dalla voglia di riportare i tifosi allo stadio e di rifarli affezionare ai colori rosanero, grazie al ritorno di un idolo come il “Genio”, cercando di portare più entusiasmo alla piazza. Noi tifosi non possiamo che stare dalla parte di Corini e sperare che possa raggiungere una difficile salvezza, proprio come fece per due anni consecutivi con il Chievo Verona».

Corini è stato lo storico capitano del Palermo, come hai vissuto da tifoso il suo arrivo?

«Corini è arrivato al Palermo proprio nel periodo in cui io iniziavo a seguire il calcio e i colori rosanero. Ero bambino ed era il primo anno che andavo allo stadio, quando eravamo in serie B nel 2003, e sicuramente ricordo solo che da lì fino al 2007 ho ammirato tantissimo Corini, sia come calciatore che come capitano e uomo-squadra. Era sempre un piacere vederlo lì a centrocampo e vederlo battere i calci di punizione…».

Contro il Chievo la società ha ascoltato la piazza palermitana ed ha deciso di abbassare i prezzi dei tagliandi. Pensi che sia la volta giusta per riempire lo stadio?

«Sì, credo che la società abbia finalmente deciso di ascoltare il popolo rosanero, cercando di venire incontro un po’ a tutti. Adesso non ci sono scuse, i veri tifosi si vedono nei momenti di difficoltà, quindi gli obiettivi contro il Chievo sono due: riempire lo stadio e vincere!».

Nonostante un campionato fin qui sciagurato, c’è una partita in questa stagione che hai apprezzato di più?

«Fin qui, purtroppo, si sono viste poche partite giocate bene dai rosanero. La partita che ho apprezzato maggiormente è stata l’unica vittoria ottenuta fino a questo momento, Atalanta-Palermo, dove c’è stata una buona prestazione condita dal gol allo scadere di Nestorovski».

Tornando indietro nel tempo, qual è la gara che ricordi in assoluto con più piacere?

«Dico Palermo-Milan del 2007, con gol del 2-1 siglato su punizione da Miccoli all’ultimo minuto. Quel Milan era ai vertici d’Europa con una rosa piena di campioni. Emozioni indescrivibili».

A breve ci sarà un incontro tra Zamparini e la cordata cinese. Sei favorevole alla cessione del club?

«Potrebbe essere una buona opportunità per dare la società in mano a nuovi imprenditori, si spera gente affidabile, in grado di investire per il Palermo. I cinesi non sono una novità nel calcio moderno e Zamparini ha dimostrato negli ultimi tempi di essere sicuramente un po’ stanco e di volersi mettere da parte. Secondo me, se la trattativa andrà a buon fine, avremo solo da guadagnarci».

Raccontaci come nasce la tua passione per i colori rosanero…

«La mia passione per i rosanero nasce sin da piccolo, soprattutto grazie a mio padre e a mio zio. Loro sono tifosissimi e sono sempre stati abbonati da 30 anni. Io all’età di 8 anni, nella stagione dei miracoli della serie B del 2003/04, ho iniziato ad andare allo stadio e a seguire il Palermo più da vicino. Da allora sono sempre rimasto abbonato e il mio tifo è naturalmente aumentato fino a sfociare in passione pura per i colori rosanero».